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Damien Meyer/AFP/Getty Images
Economia

Hacker: ecco quanto costano alle imprese

Quanto si spende ogni anno in Italia per difendersi sul web? Decisamente troppo poco: circa nove volte meno di quanto costa riparare i danni provocati dagli hacker.

L’attacco su scala globale della scorsa settimana, il ransomware WannaCry che ha colpito oltre 40mila computer in 99 paesi, ha riproposto infatti il tema della sicurezza informatica nel pubblico e nel privato.

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I numeri

Sicurezza via web che spesso è sottovalutata dalle aziende italiane, soprattutto da quelle più piccole.

Qualche dato per capire il fenomeno: secondo l'Eurispes, i crimini commessi in internet costano agli italiani circa 9 miliardi di euro l'anno.

Gli investimenti per mettere i pc in al riparo dai criminali che viaggiano in rete, tuttavia, non hanno raggiunto il miliardo di euro lo scorso anno, secondo l'Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano, una spesa concentrata soprattutto sulle grandi imprese (74%).,

Quanto si spende in tutto il mondo
Ma in quanto a impreparazione, noi italiani non siamo i soli. Anzi, persino i "big" del settore hanno trascurato la sicurezza in rete.

Nel 2013 Yahoo! subì un attacco che coinvolse quasi un miliardo di utenti, anche se il colosso comprato da Verizon ha poi comunicato l'accaduto tre anni dopo, a dicembre dello scorso anno.

Il cybercrime, insomma, è un po' sottovalutato ovunque e i danni stimati a livello globale dagli attacchi degli hacker sono quasi cinque volte superiori alla spesa necessaria per difendersi.

I danni dal cybercrime
Ecco altre cifre: a livello globale Accenture stima un costo complessivo di 84 miliardi di dollari per la sicurezza informatica, una cifra destinata ad aumentare a 125 miliardi di dollari nel 2020.

Ma la compagnia di assicurazione britannica Lloyd’s ha quantificato nel 2015 in 400 miliardi dollari i danni relativi alla violazione dei dati online e ai malfunzionamenti dei sistemi informatici. 

Gli attacchi più diffusi in Italia
Da cosa difendersi quando un'azienda è in rete? Le minacce informatiche più diffuse nel nostro paese negli ultimi due anni, secondo l’Eurispes, sono cinque: malware (80%), phishing (70%), spam (58%), attacchi ransomware (37%) e frodi (37%).

I settori più colpiti
Inoltre, il livello di sicurezza richiesto (più alto) dipende molto anche dal settore in cui un'azienda opera.

Ad esempio, i più colpiti in Italia sono l'informazione e il gioco online, che hanno subito nel 2015 un incremento degli attacchi del 79% rispetto al 2014.

Cosa temono le PMI
Anche la stazza dell'impresa conta: i reati informatici più temuti dalle pmi italiane, ad esempio, sono il furto dati dei clienti (20%), la reputazione aziendale (17%), i furti di denaro (11,5%), i furti di identità (7,5%) e i furti di dati dei dipendenti (6,5%).

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