F1: Rosberg vince il duello infinito con Hamilton e conquista il mondiale

Dario Pelizzari

Nico Rosberg è il campione del mondo 2016 della Formula 1. Sulla pista di Abu Dhabi, dove era arrivato con un vantaggio di 12 punti sul compagno di squadra Lewis Hamilton, il pilota tedesco della Mercedes vince il titolo iridato per la prima volta in carriera. Nell'ultima gara della stagione, Rosberg taglia il traguardo al secondo posto proprio dietro a Hamilton, che dal primo all'ultimo giro fa di tutto e pure di più per compattare il gruppo e sperare nel ritorno degli inseguitori. L'obiettivo del britannico era chiaro: spingere Rosberg al duello diretto con la Ferrari di Sebastian Vettel e la Red Bull di Max Verstappen con l'intento evidente di fargli perdere il podio per conquistare il campionato al fotofinish. Ma la strategia disperata di Hamilton non raccoglie i risultati attesi, perché il pilota residente a Montecarlo si difende con le unghie e con i denti e centra quel risultato che inseguiva da undici anni, ovvero da quando nel 2006 salì sulla Williams per iniziare la sua avventura nella Formula 1.

Gara per gara, il duello infinito tra i due piloti Mercedes

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Gp Australia: Rosberg vince la prima gara dell'anno davanti ad Hamilton (2°) e Vettel (3°).
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Gara per gara, il duello infinito tra i due piloti Mercedes

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Gp Bahrein: seconda vittoria di fila di Rosberg, che precede sul traguardo Raikkonen (2°) ed Hamilton (3°).
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Gp Cina: ancora Rosberg, che fa sua la terza gara consecutiva. Vettel è 2°, Hamilton soltanto 7°.
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Gp Russia: Rosberg brinda al quarto successo in quattro gare. Hamilton si deve accontentare della seconda posizione.
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Gp Spagna: Hamilton contro Rosberg, il testa a testa che produce un tamponamento che costringe al ritiro entrambi.
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Gp Monaco: Hamilton centra la prima vittoria stagionale, mentre Rosberg non fa meglio del 7° posto.
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Gp Canada: Hamilton vince la seconda gara di fila davanti a Vettel (2°) e Bottas (3°). Rosberg arriva 5°.
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Gp Europa: Rosberg torna alla vittoria dopo quattro gran premi, Hamilton finisce la corsa al 5° posto.
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Gp Austria: Hamilton primo al traguardo davanti a Verstappen e Raikkonen; Rosberg giù dal podio (4°).
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Gp Gran Bretagna: Hamilton pareggia i conti con il compagno di squadra per numero di vittorie stagionali (4) e precede sul traguardo Verstappen (2°) e lo stesso Rosberg (3°).
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Gp Ungheria: altro dominio Mercedes, con Hamilton che vince la 5° gara dell'anno davanti a Rosberg.
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Gp Germania: Hamilton inarrestabile, quarta vittoria di fila. Rosberg giù dal podio, 4°.
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Gp Belgio: Rosberg torna alla vittoria dopo quattro gare di sofferenza; Hamilton soltanto 3° dietro alla Red Bull di Ricciardo.
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Gp Italia: per la quarta volta nel corso della stagione, le due Mercedes centrano il primo e il secondo posto. Vince Rosberg.
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Gp Singapore: Rosberg fa il tris. Terzo centro consecutivo ed Hamilton che non riesce a fare meglio del terzo posto.
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Gp Malesia: benino Rosberg (3°), tonfo Hamilton (costretto al ritiro per guai al motore mentre era al comando della gara). Ma non è finita. Per la seconda volta in tutto il campionato, non vince una Mercedes (in Malesia vince Ricciardo).
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Gp Giappone: Rosberg brinda al successo stagionale numero nove. Hamilton deve accontentarsi (e per lui è difficilissimo) del terzo posto.
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Gp Stati Uniti: Hamilton non ci sta e torna sul gradino più alto del podio davanti al compagno di squadra.
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Gp Messico: buona la seconda, con Hamilton che ripete quanto aveva fatto negli Usa, tagliando il traguardo prima di Rosberg (2°).
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Gp Brasile: buona anche la terza. Hamilton vince la terza gara di fila davanti a Rosberg e si porta a meno 12 dal compagno di squadra. Il titolo si decide ad Abu Dhabi.
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Ad Abu Dhabi, Rosberg dimostra per l'ennesima volta di meritare la vittoria del mondiale. Perché decide di non farsi travolgere dall'ansia che avrebbe potuto mettere alle corde anche il campione più celebrato e perché trova il modo di sbarazzarsi dell'incontenibile (e imprevedibile) Verstappen con un sorpasso da leader vero quando cominciava a perdere troppo terreno da Hamilton, che là davanti faceva il bello e il cattivo tempo. Rosberg chiude il campionato con una vittoria in meno rispetto al collega britannico (il bilancio conclusivo dice 10-9), che sul podio non perde l'opportunità di tirare una frecciatina alla Mercedes, colpevole a suo dire di aver commesso alcuni errori che hanno cambiato l'inerzia della stagione. Come dire, "se tutto fosse andato come sarebbe dovuto andare, avrei vinto io, perché sono il più forte". La baldanza leggendaria di Lewis, una questione di stile. 

Si diceva, le tre fasi della stagione. Nella prima, Rosberg ha fatto capire fuori e dentro la pista di non avere alcuna intenzione di recitare ancora il ruolo di comprimario: pronti e via e il tedesco firma un filotto di quattro vittorie di fila, costringendo Hamilton a una rincorsa inattesa. Nella seconda, che segue la battaglia senza esclusione di colpi di Barcellona, gara in cui le due Mercedes sono costrette al ritiro al termine di un duello che fa arrabbiare e non poco anche il team di Stoccarda, il campione del mondo in carica torna a fare sul serio. Da Montecarlo a Hockenheim, sei vittorie in sette corse, Hamilton vola, anzi decolla e Rosberg vacilla, ma non crolla. Quindi, e siamo alla terza e ultima parte del campionato, la resa dei conti finale, che inizia in Belgio e finisce all'ultima curva di Abu Dhabi, dove vince Hamilton e stravince Rosberg, protagonista di un anno meraviglioso per continuità tecnica e saggezza tattica. Nell'ultimo gran premio del 2016 c'è spazio anche per un sorriso in casa Ferrari. Vettel torna infatti sul podio dopo sei gare di sospiri e dannazioni, rabbia e delusioni. 

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