Hezbollah non è un gruppo terroristico, parola della Lega Araba

Con una mossa a sorpresa ( ma solo per chi non conosce il mondo arabo), che non farà altro che acquire le tensioni esistenti , la Lega Araba ha revocato la classificazione di Hezbollah come organizzazione terroristica. Questa mossa, annunciata sabato, segna un notevole cambiamento nella posizione del mondo arabo nei confronti del gruppo sciita con sede in Libano.

Hossam Zaki, vice segretario generale della Lega Araba, ha dichiarato al canale egiziano Al-Qahera News: «Nelle precedenti decisioni della Lega Araba, Hezbollah era stato designato come organizzazione terroristica, e questa designazione si rifletteva nelle risoluzioni, portando all'interruzione delle comunicazioni. Sulla base di queste decisioni Hezbollah è stato classificato come gruppo terroristico nel marzo 2016. Oggi gli stati membri della Lega sono d'accordo sul fatto che l'etichettatura di Hezbollah come organizzazione terroristica non dovrebbe più essere utilizzata». Poi Hossam Zaki ha ulteriormente chiarito la posizione della Lega Araba: « La Lega non mantiene liste di terroristi e non cerca attivamente di designare entità in questo modo»

Il quotidiano libanese Al-Akhbar ha citato fonti che affermano che Zaki « ha già informato Hezbollah che la Lega ha deciso di revocare la sua classificazione come terrorista e ritiene che abbia un ruolo importante nel futuro del Libano» Questa sciagurata decisione giunge in un momento di fortissime tensioni nella regione e una guerra in corso a Gaza. Hezbollah, noto per il suo vasto arsenale di razzi e i suoi legami con l'Iran, è attivamente impegnato in attacchi transfrontalieri nel nord di Israele dall'8 ottobre. Questi attacchi sono seguiti un giorno dopo che Israele ha subito quello che descrive come il peggior massacro antisemita dall'Olocausto, perpetrato da Hamas. Hezbollah vanta il più grande arsenale di razzi al mondo di qualsiasi attore non statale, rimane impegnato in quella che chiama la distruzione di Israele e aderisce all’ideologia jihadista. Hezbollah, sostenuto dall'Iran, ha attaccato Israele quasi ogni giorno dall'8 ottobre 2023, lanciando migliaia di razzi, missili anticarro e droni suicidi contro le città israeliane, causando la morte di oltre 20 persone e provocando danni ingenti. Circa centomila cittadini israeliani sono state costretti a sfollare a causa delle violenze in corso.

Durante gli incontri a Washington la scorsa settimana, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ribadito che, sebbene Israele preferisca una soluzione diplomatica, prenderà tutte le misure necessarie per ripristinare la sicurezza nel nord del paese: « Non vogliamo la guerra, ma ci stiamo preparando per ogni scenario». Israele ha sottolineato che qualsiasi soluzione politica « non sarà solo un accordo sulla carta, ma dovrà includere la rimozione fisica di Hezbollah dal confine, e faremo in modo che venga rispettata ». In un video pubblicato la scorsa settimana, il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha promesso di combattere lo stato ebraico «senza restrizioni, senza regole, senza limiti» se la guerra fosse imposta" al Libano. Ha inoltre minacciato che « l’invasione della Galilea israeliana resta sul tavolo». Ora le decisione della Lega Araba non farà altro che alimentare lo scontro.

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