Altro che bocce di vetro con la (finta) neve che cade su una (altrettanto finta) riproduzione della città visitata: anche nella scelta dei souvenir esiste un decalogo , quanto meno del buon gusto. Viaggiare , infatti, è bello ed è altrettanto bello portarsi a casa un ricordo, ma spesso non è così facile scegliere tra tanta "paccottiglia" e poca originalità. Ecco, allora, qualche suggerimento su cosa scegliere a seconda dei luoghi visitati, soprattutto puntando alla qualità e alla originalità , oltre che alla tradizione dei Paesi nei quali si viaggia.
Thinkstock.it Dall'Argentina si dovrebbe portare a casa, per sé o per amici e parenti, oggetti di pelle e cuoio, una vera caratteristica del Paese. ▲ Thinkstock.it In Belgio è quasi un "must" comprare pizzi e merletti, che qui vengono prodotti a mano ancora da molte artigiane. Le città più famose per questo genere di lavori a mano sono Bruxelles e Bruges. ▲ Thinkstock.it Le porcellane cinesi sono famose in tutto il mondo: vale dunque la pena acquistare una tipica teiera in Cina, magari da usare non solo come souvenir, ma proprio per fare dell'atentico tè (verde, nero o aromatizzato) ▲ Getty Images Se si va in Inghilterra e si vuole tornare con qualcosa di davvero unico, Business Insider consiglia di comprare dell'ottimo cioccolato Cadbury's, tanto più che negli Usa è stato "vietato" ▲ Thinkstock.it Dalla Francia non si dovrebbero portare le riproduzioni di monumenti, come la classica Tour Eiffel, bensì qualcosa di molto più particolare: un esempio? I coloratissimi e buonissimi "macarons", dolcetti tipici ▲ Getty Images Dalla Germania è quasi un sacrilegio tornare senza un autentico boccale di birra, che sia ceramica o di acciaio, specie se si è stati all'October Fest ▲ Thinkstock.it Dall'Ungheria bisognerebbe non tornare se non con un po' di originalissima paprika, magari da regalare. Quella autentica è più dolce di quella comunemente acquistata in altri Paesi ▲ Thinkstock.it Al 9° posto in classifica ecco invece l'Irlanda con l'immancabile bottiglia di whiskey irlandese, magari da acquistare alla Bushmills Distillery nel nord del Paese ▲ Thinkstock.it Dall'Italia, e in particolare da Venezia, viene consigliato di acquistare delle maschere tipiche del Carnevale di Venezia, possibilmente fatte a mano dagli artigiani dei laboratori artistici ▲ Thinkstock.it Resta fuori dalla top ten, ma merita di essere citato anche il Giappone: famoso per il suo avanzamento tecnologico, non si può tornare dalla terra nipponica senza un gadget elettronico ▲