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I funerali di Loris, lo strazio di Veronica, i dubbi sulle indagini

Povera Veronica. Questo pomeriggio si terranno i funerali del figlio Loris nella chiesa di San Giovanni Battista a Santa Croce Camerina. Lei non ci sarà. Mentre tutto il paese darà l’ultimo saluto al piccolo Stival, ammazzato il 29 novembre scorso, lei rimarrà tutta sola dentro una cella del carcere di Catania, dove è rinchiusa con l’accusa di essere l’assassina. Avrebbe avuto il diritto di partecipare alla cerimonia del suo bambino la cui vita si è fermata all’età di otto anni, ma il suo coriaceo e determinato avvocato, lo scoglio a cui questa donna si sta aggrappando nel momento più difficile della sua vita, ha deciso di non presentare istanza al giudice per “motivi di opportunità”. Eppure Veronica è una persona innocente, perché anche se in questo paese tendiamo spesso a far finta di nulla, nel nostro diritto vige il principio della non colpevolezza, almeno fino a prova contraria.

Il funerale di Loris Stival

L'arrivo della bara di Loris, il bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre scorso, portata da quattro persone, tra le quali il padre del bimbo, Davide, durante i funerali a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, 18 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

I manifesti funebri apparsi in serata sulle bacheche di Santa Croce Camerina, che annunciano i funerali di Loris Stival, 17 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

I manifesti funebri apparsi in serata sulle bacheche di Santa Croce Camerina, che annunciano i funerali di Loris Stival, 17 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

I manifesti funebri apparsi in serata sulle bacheche di Santa Croce Camerina, che annunciano i funerali di Loris Stival, 17 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

I manifesti funebri apparsi in serata sulle bacheche di Santa Croce Camerina, che annunciano i funerali di Loris Stival, 17 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

ANSA / CIRO FUSCO
I manifesti funebri apparsi sulle bacheche di Santa Croce Camerina, che annunciano i funerali di Loris Stival, 17 dicembre 2014

Il funerale di Loris Stival

Uno addobbato solo con le luci, davanti la chiesa di San Giovanni Battista nella piazza principale del paese, l'altro accanto al mulino vecchio che si arricchisce ogni giorno di pi˘ di pensierini e pupazzetti. Sono i due alberi di Natale allestiti in memoria di Loris Stival, il bambino di 8 anni che secondo l'accusa sarebbe stato ucciso dalla madre Veronica Panarello, realizzati a Santa Croce Camerina. Il primo Ë quello 'ufficiale', il secondo nasce dall'iniziativa di un amico del bambino. Su quest'ultimo oggi un orsetto di peluche nuovo ma anche due messaggi. In uno c'Ë scritto "Mi chiamo Loris come te, la tua storia non la dimenticheremo mai. Quando qualcuno mi chiamer‡ ti penseremo sempre". Accanto un altro biglietto con la scritta "Questo Natale sar‡ triste per tutti i pap‡": il messaggio non parla mai della madre, 14 dicembre 2014. ANSA/TROVATO

Il funerale di Loris Stival

L'arrivo della bara di Loris, il bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre scorso, portata da quattro persone, tra le quali il padre del bimbo, Davide, durante i funerali a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, 18 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

L'arrivo della bara di Loris, il bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre scorso, portata da quattro persone, tra le quali il padre del bimbo, Davide, durante i funerali a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, 18 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

L'arrivo della bara di Loris, il bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre scorso, portata da quattro persone, tra le quali il padre del bimbo, Davide, durante i funerali a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, 18 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

Davide, il padre di Loris Stival, e altri parenti al termine dei funerali del bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre, a Santa Croce Camerina (Ragusa), 18 dicembre 2014. ANSA/ CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

La corona a forma di cuore con fiori che compongono la scritta 'Loris', accompagnata da un nastro bianco con la scritta 'la mamma Veronica'', sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista a Santa Croce di Camerina dove si svolgono i funerali di Loris, 18 dicembre 2014. ANSA/ CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

La corona di fiori dei nonni e degli zii di Loris, durante i funerali del bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre, a Santa Croce Camerina (Ragusa), 18 dicembre 2014. ANSA/CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

La chiesa di San Giovanni Battista, dove si svolgono i funerali di Loris, a Santa Croce Camerina (Ragusa), 18 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

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Palloncini bianchi con la foto di Loris Stival durante i funerali a Santa Croce Camerina (Ragusa), 18 dicembre 2014

Il funerale di Loris Stival

Palloncini bianchi con la foto di Loris Stival durante i funerali a Santa Croce Camerina (Ragusa), 18 dicembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

La corona a forma di cuore con fiori che compongono la scritta 'Loris', accompagnata da un nastro bianco con la scritta 'la mamma Veronica'', sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista a Santa Croce Camerina dove si svolgono i funerali di Loris, 18 dicembre 2014. ANSA/ CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

Il feretro di Loris Stival, al termine dei funerali del bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre, a Santa Croce Camerina (Ragusa), 18 dicembre 2014. ANSA/ CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

Davide Stival, dietro il feretro di Loris durante i funerali del bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre, a Santa Croce Camerina (Ragusa), 18 dicembre 2014. ANSA/ CIRO FUSCO

Il funerale di Loris Stival

Il feretro di Loris Stival nel giorno dei funerali del bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre, a Santa Croce Camerina (Ragusa), 18 dicembre 2014. ANSA/ CIRO FUSCO

La sorella e il papà

Povera Veronica, chiusa dentro una stanza con le sbarre alla finestra, mentre la sorella partecipa a tutta Italia la certezza che “è stata lei“. Convinzione che non poggia su elementi di fatto ma sensazioni. Quanto basta per farla ritenere attendibile dai magistrati quando viene chiamata a ricostruire quella che nell’ordinanza del giudice, nell’attesa di trovare un movente, viene indicata come concausa determinate: “Il fragile quadro psicologico della donna non disgiunto da un vissuto personale di profondo disagio nei rapporti con la famiglia di origine”. E intanto che la sorella diffonde il verbo mettendoci la faccia in televisione, il papà di Veronica nasconde il volto davanti alle telecamere per urlare la sua assoluta convinzione che la figlia sia innocente.

Il marito

Povera Veronica, parcheggiata se non scaricata del tutto dal marito con la poco cavalleresca formula “se è stata lei deve pagare”. La presa di posizione peggiore per una donna la cui colpa è ancora tutta da dimostrare, per una donna innamorata di un marito che non le concede il beneficio del dubbio, per una donna bambina che cresce due figli da sola mentre il suo uomo è in giro con l’autotreno e torna il fine settimana con caramelle e sorrisi per tutti. E ora che non ha più neanche un paio di mutande pulite, lei scrive una lettera amareggiata dal carcere per chiedergli “come puoi credere che io abbia ucciso nostro figlio?” e per dirgli che “io so che tu nel profondo del tuo cuore mi consideri innocente”.

Indole malvagia?

Povera Veronica, che nell’ordinanza del giudice viene descritta come una donna “dall’indole malvagia e priva del più elementare senso di umanità”, un giudizio che pesa come un macigno e che non si capisce davvero su quali basi venga ricavato. Sulle telecamere che smentiscono il racconto della donna rispetto ai fatti di quella mattina? Solo su questo? Indole malvagia priva del più elementare senso di umanità. Le telecamere dicono questo? O dimostrano al massimo che lei è una bugiarda? Forse il giudice basa il suo convincimento partendo da un presupposto di colpevolezza dell’accusata? Ma non dovrebbe essere, l’indole, ricavata alla fine dell’indagine sulla base di tutti gli elementi raccolti?

La dinamica non convince

Elementi che al momento lasciano molte perplessità. La dinamica ricostruita dai magistrati non convince. Veronica quella mattina sarebbe andata una prima volta al vecchio mulino a fare un sopralluogo del posto dove ha già deciso che getterà il corpo del figlio una volta ammazzato. Torna a casa, il luogo più rischioso in assoluto per mettere in atto il suo piano diacolico, prende il bambino, lo ammazza a sangue freddo con il rischio che i dirimpettai sentano qualcosa, poi lo spoglia, lo riveste, se lo carica in spalla, scende per tre piani di scale dove abitano numerosi inquilini, si infila nel garage, sempre condominiale, e carica il corpo del bambino nel bagagliaio. Troppo rischioso per una mente criminale.

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