Televisione
September 06 2012
Il countdown è iniziato: mancano solo dodici giorni al debutto, il 18 settembre in prima serata su Cielo, di The Apprentice, il primo financial show made in Italy che dovrà selezionare i migliori manager del futuro tra sedici aspiranti di belle speranze. A vincere, però, sarà solo uno e la decisione irrevocabile e senza appello, sarà presa da un unico giudice, Flavio Briatore, detto per l'occasione The Boss. La posta in gioco è altissima: l'assunzione nelle aziende dello stesso Briatore, la possibilità di lavorare al suo fianco e soprattutto, uno stipendio mensile che, si mormora, sia a sei zeri...
Certo, The Boss ha già stabilito le regole alle quali i candidati si dovranno adeguare durante le prove che dovranno affrontare. Ma quali sono le caratteristiche che dovrà avere il giovane manager del futuro? E quale ulteriore regola dovrebbe inserire Flavio Briatore tra i dictat già stabiliti? Panorama.it lo ha chiesto a un esperto del settore, Edgardo Bianco, direttore creativo e partner di Lateral, società di vision marketing che opera a livello internazionale.
"La prima qualità del giovane manager del futuro è la profonda onestà intellettuale, un grande senso di responsabilità civica e la riscoperta dell'Etica, si quella con la E maiuscola" - afferma il manager- "Innanzitutto bisogna educare i business men del futuro a riconoscere i buoni dai cattivi maestri. A questi obiettivi dovrebbero essere finalizzati i tanti master, incontri, corsi di specializzazione a cui i giovani in carriera sono chiamati. Bisogna insegnare loro che ogni azienda, comprese le multinazionali, hanno una grande responsabilità verso il proprio operato e verso le persone a cui danno la possibilità di lavorare.
"E oggi molte multinazionali, sembra stiano dimenticando il senso della responsabilità civica e del rispetto per l'ambiente e per il territorio in cui sono dislocate. Il messaggio da far arrivare alle nuove generazioni è di accantonare ogni azione speculativa, i manager del domani devono essere molto attenti all'Etica, altrimenti si rischia di tornare ai modelli fallimentari degli ultimi venti anni."
"Flavio Briatore è un manager troppo esperto per non aver compreso questi messaggi che vengono dalla realtà manageriale e finanziaria di oggi - continua Bianco che ha lavorato per 150 aziende statunitensi e nel corso della sua carriera ha avuto rapporti con più di 400 società in tutto il mondo. Io voglio sperare che The Apprentice insegni ai candidati il ritorno ai valori veri della managerialità che sono, come ho già detto, trasparenza ed Etica."
Ma chi sono gli aspiranti manager tra i quali The Boss sceglierà il suo aiutante? Eccoli, equamente suddivisi in uomini e donne: un imprenditore, una imprenditrice, una ricercatrice, un self made man, una agente di spettacolo, un designer, unastudentessa, una stagista, un venditore, un filosofo, un creativo, un ingegnere, un trader.
Vincerà solo la meritocrazia, promette The Boss. Che svela: prima di accettare questo ruolo in The Apprentice Italia mi sono assicurato che non ci fossero giuria, televoto e ospiti vari. I candidati saranno da me giudicati solo in base ai risultati ottenuti. Sei bravo? Continui. Non lo sei? Torni a casa e riprendi la tua attività.
Intanto ecco lo slogan con il quale i giovani candidati si presenteranno dinanzi al loro giudice inflessibile: voglio essere quello che è stato Alonso per lui Riusciranno a convincerlo e a farsi assumere? Lo vedremo presto, il prossimo 18 settembre.