I Kings of Convenience in tour con il capolavoro "Quiet Is The New Loud"

"Preparatevi a una performance diversa dalle solite, perché gli show che stiamo portando in giro non sono dei semplici concerti". A parlare è Eirik Glambek Bøe, 40 anni, metà dei ultra melodici Kings of Convenience (l’altra metà è Erlend Øye, stessa età), che poi entra nei dettagli di questo tour sui generis (il 25 novembre a Verona, Teatro Camploy, il 27 a Bologna, Teatro Antoniano, e il 29 a Roma, Teatro Ambra Jovinelli). "L'anno scorso – spiega – il giornalista Ørjan Nillsson, norvegese come noi, ci ha contattati per una proposta. Stava scrivendo un libro dedicato al nostro primo album Quiet Is The New Loud, grazie al quale avevamo conquistato le chart di tutto il mondo, e ci ha lanciato un'idea geniale: presentare l'intero disco dal vivo e raccontarne il progetto". Detto, fatto: oltre al duo, in ogni tappa sale sul palco un giornalista musicale, cui spetta il compito di intervistare Bøe e Øye, poi i Kings of Convenience eseguono le tracce di Quiet Is The New Loud nel preciso ordine di apparizione sul cd, con una pausa centrale in cui rispondono alle domande del pubblico. Per quello italiano, tra l'altro, Glambek Bøe rivela che lui e il socio (nonché amico di una vita, erano compagni di scuola), hanno in serbo una sorpresa: "Complici Davide Bertolini, produttore dell'ultimo album, e le splendide settimane che abbiamo trascorso in Emilia per terminare il lavoro nel suo studio, stiamo imparando l'italiano. Durante i tre live speriamo di articolare qualche frase di senso compiuto. E di mostrare che non siamo tipi malinconici come le nostre canzoni: io sono la persona più felice che conosca!".



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