Sport
November 26 2014
Se avete letto la sua autobiografia, sapete bene quanto Ibrahimovic (per molti versi a ragione) non faccia mai sconti ai club che lo ingaggiano, salvo poi furbescamente dire ogni volta che era proprio quella la maglia sognata da bambino. Se non l'avete letta, bastano le cronache sportive dei suoi trasferimenti - magistralmente orchestrati da Mino Raiola - a definire Ibra come un ottimo manager dei suoi piedi, debitamente effigiati in una gigantografia che campeggia all'ingresso della sua splendida villa di Malmoe (quella sì sognata da ragazzo, mentre ci correva davanti durante gli allenamenti, come potete leggere nella medesima autobiografia).
Piedi che fruttano al fuoriclasse svedese non solo per i goal realizzati, ma anche - come ovviamente per tanti altri suoi colleghi - per le scarpe che ci mette sopra. Ed ecco allora che anche qui Ibra dimostra di avere un colpo in più rispetto a tanti altri bomber in circolazione, un colpo velenoso proprio come quello "dello Scorpione" che l'ha fatto diventare protagonista di tanti video-cult in youtube. Di che parliamo? Del fatto che avendo in scadenza il contratto con il marchio del "baffo", l'astuto Zlatan ha deciso di scendere in campo in Champions League contro l'Ajax con un paio della concorrente "a tre strisce": debitamente camuffate, ma chiaramente riconoscibili all'occhio degli appassionati e dei fotografi che le hanno prontamente immortalate (sotto, uno scatto de l'Équipe).
Messaggio chiarissimo alla Nike: o rinnoviamo come voglio io o posso sempre passare alla concorrenza, anzi la sto già collaudando. E a quelli che vedono un ostacolo al "trasferimento" all'Adidas nel fatto che la rivale dell'Oregon ha siglato con il Paris Saint-Germain un accordo di esclusiva da 30 milioni di euro a stagione fino al 2022, ricordiamo che Ibra è andata a parlare direttamente con gli sceicchi quando ha scoperto che la mensa (alias ristorante di lusso) del Psg stava per procedere ad alcuni tagli sugli alimenti a suo giudizio inaccettabili da un atleta... Il massimo, poi, sarebbe se cambiasse davvero e raccontasse in conferenza-stampa che quelle erano proprio le scarpe che sognava da bambino nel poverissimo quartiere di Rosengard. Con Mino Raiola al fianco che annuisce ancora una volta soddisfatto.