Dal Mondo
July 16 2021
E' durata poco l'avventura politica della 36enne belga di origine marocchina Ihsane Haouach nominata lo scorso 1°giugno 2021 "commissario del governo per l'Istituto per l'uguaglianza di genere". Femminista della prima ora e allo stesso tempo accesa sostenitrice del'uso del velo che non ha tolto nemmeno il giorno della sua nomina, si è dimessa a causa delle furibonde polemiche nate dopo che la stampa belga ha dato notizia dell'esistenza di un rapporto dell'intelligence nel quale venivano descritti i suoi legami con i Fratelli musulmani. Ihsane Haouach nel confermare ai media le proprie dimissioni ha dichiarato: "Dalla mia nomina, sono stata oggetto di violenti attacchi personali che sono solo aumentati. Indipendentemente dalla mia nomina, il dibattito sulla neutralità è legittimo, ma non può essere fatto nel desiderio di nuocere. Nessun dibattito costruttivo può emergere da tali atti. Questo contesto di sfiducia e violenza nei miei confronti rende impossibile esercitare efficacemente la mia funzione". Dimissioni salutate con soddisfazione da tutti coloro che si erano battuti contro la sua nomina uno tra tutti Georges-Louis Bouchez, presidente del Movimento Riformatore (Mouvement Réformateur, MR) un partito politico attivo in Belgio, nella regione della Vallonia e nella comunità francofona, che aveva dichiarato "la designazione di una donna che indossa un segno di condanna a commissario governativo dell'Istituto per l'uguaglianza di donne e uomini è totalmente contraria al principio di neutralità dello stato" e che a proposito delle dimissioni ha rincarato la dose "Sono sorpreso che siamo sorpresi! Questo tipo di informazioni è filtrato per settimane, quindi non è qualcosa di sconosciuto, almeno in relazione a una certa militanza, una certa vicinanza con persone che militano per principi religiosi che detterebbero o che influenzerebbero la condotta dello stato e della società". Quindi con le dimissioni la polemica è chiusa? Niente affatto perché il quotidiano Le Soir ha affermato che sono state trasmesse al governo le informazioni che indicano possibili legami tra Ihsane Haouach ei Fratelli musulmani. Informazioni che circolano all'interno dei servizi di intelligence. " Secondo diverse fonti governative, sono stati ritenuti sufficientemente credibili per sostenere le dimissioni. Una fonte di sicurezza conferma, evocando un n umerosi di sospetti', senza concludere che c'è un collegamento perfettamente stabilito ". Inoltre sempre secondo il quotidiano belga "il primo ministro Alexander De Croo, il ministro della Giustizia Vincent Van Quickenborne e la stessa segretaria di Stato Sarah Schlitz (responsabile della nomina di Ihsane Haouach) hanno avuto accesso a queste informazioni."
Le possibili ripercussioni politiche
Nel mirino ora c'è il Segretario di Stato la 34enne ambientalista Sarah Schlitz che aveva imposto la 36enne belga-marocchina al vertice della commissione governativa per la quale il presidente Mouvement Réformateur ha usato parole di fuoco: " Dobbiamo saperne di più sul casting organizzato da Sarah Schlitz perché o non c'è stata una verifica adeguata, oppure quando abbiamo saputo tutto questo, questa scelta è stata comunque fatta così, in entrambi casi, mette in discussione l'operato della Segreteria di Stato ». Che soffi vento di tempesta lo ha capito anche il premier Alexander De Croo che durante la seduta di giovedi scorso ha ammonito Sarah Schlitz con queste parole "non c'è spazio per ulteriori incidenti…". La vicenda e le dimissioni di Ihsane Haouach ricordano per certi versi quelle di Mehmet Kaplan ex Ministro svedese dell'Edilizia e della Tecnologia che nel 2016 dovette dimettersi perché nel tempo libero frequentava estremisti islamici del "Lupi Grigi" turchi Ma è tutto bellissimo, è il multiculturalismo bellezza….