Televisione
February 18 2019
Tre storie arrivano dal passato, ricordi e segreti s'intrecciano e spingono Montalbano verso una nuova incredile indagine. Inizia così Un diario del '43, il secondo e ultimo nuovo episodio de Il Commissario Montalbano 2019, che torna su Rai 1 lunedì 18 febbraio. Sette giorni fa, con 11 milioni di spettatori L'altro filo del capo si è piazzato al terzo posto tra le puntate più viste di sempre della serie con Luca Zingaretti.
Tutto comincia con demolizione di un vecchio silos, durante la quale viene ritrovato un diario scritto nell’estate del 1943 da Carlo Colussi (Lorenzo Adorni), un ragazzo che allora aveva quindici anni: intriso di ideologia fascista, confessa di aver compiuto un atto terribile all’indomani dell’8 settembre '43, una strage attorno alla quale s'intrecciano passato e presente.
"Non so perché, ma quando sento la banda mi commuovo..."
— RadiocorriereTv (@RadiocorriereTv) 17 febbraio 2019
Il passato che ritorna e coinvolge #Montalbano in una difficile indagine
Lunedì #18febbraio "Un diario del '43", in prima serata su @RaiUno@RaiPlay@MontalbanoRai#Camilleri@carlopalomar@sellerioeditorepic.twitter.com/j7BTeTfxz0
Il giorno stesso della scoperta del diario, in commissariato da Salvo Montalbano (Luca Zingaretti) si presenta un arzillo novantenne, un certo John Zuck (Dominic Chianese). L’uomo, vigatese di nascita, durante la guerra fu fatto prigioniero dagli americani e complice la morte di entrambi i genitori in un incidente stradale, decise di restare in America e di rifarsi una vita. Una volta tornato a Vigata, scopre che il suo nome inserito erroneamente sulla lapide dei caduti in guerra.
Zuck fa subito molta simpatia a Montalbano e il commissario prende a cuore la pirandelliana vicenda dell'uomo, che gli chiede di aiutarlo a far cancellare il suo nome dal monumento. Il giorno dopo l’incontro con Zuck un altro novantenne, Angelino Todaro (Nino Bellomo), uno dei più ricchi imprenditori della città, viene trovato morto: cosa si cela dietro la sua morte?
L'omicidio è spiazza tutti e diventa ancora più misterioso quando, tra le luminarie della festa di San Calorio, Montalbano - con l'aiuto dei sodali Mimì Augello (Cesare Bocci) e Fazio (Peppino Mazzotta) - capisce che le tre storie sono collegate fra loro, in modo del tutto sorprendente e tragico.