Calcio
December 02 2022
Caro diario, è vero che il pensiero è perfido e anche solo parzialmente consolatorio, ma vedere la Germania cacciata dal Mondiale alla fase ai gironi per la seconda volta consecutiva ha reso per una notte un po' meno amaro il fatto di non esserci proprio in Qatar. Anche noi, come loro, ricadendo negli stessi errori del 2018. Sarà anche una consolazione da poco, ma gustiamoci almeno questa visto che per il resto ci rimangono due settimane da vivere seduti in poltrona a guardare gli altri. Germania fuori e per qualche minuto ha rischiato pure la Spagna che continua ad essere meravigliosamente piena di talento ma pure incostante. Personalmente non da inserire nelle prime quattro anche se la sconfitta con il Giappone le vale un tabellone meno complesso, evita l'incrocio con il Brasile e alla fine potrebbe anche diventare un assist involontario (si spera) per un finale di Mondiale da protagonista.
Solidarietà umana, invece, per il terribile pomeriggio trascorso da Lukaku sulle cui spalle è poggiato il fallimento del Belgio. Non era in condizione e si è visto con chiarezza: ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare con la goffaggine di un impiegato che il venerdì sera sfida il freddo di dicembre su un campo di calcetto insieme ai colleghi. Un disastro annunciato che potrà avere qualche ripercussione anche sulla stagione dell'Inter: che centravanti tornerà ad Appiano Gentile? Affamato o depresso?
Ottima Stephanie Frappart, prima donna a dirigere una partita di una fase finale della Coppa del Mondo. Le è stata affidata la delicata sfida tra Germania e Costarica che è stato un concentrato di agonismo ed emozioni e lei l'ha governata con decisionismo e senza problemi. E' cresciuta enormemente da quella della Supercoppa europea concessale come segnale politico di apertura al mondo femminile anche se non aveva il curriculum per meritarla: è un arbitro top e come tale va giudicata. Bravo Collina a lanciarla nella mischia.