Il nome della rosa: le anticipazioni dell'ultima puntata
Francesco Canino
Ce la farà Gugliemo ad arrivare fino al fondo della sua indagine sfidando gli intrighi del perfido inquisitore Bernardo? È questa la domanda attorno a cui ruota la quarta e ultima puntata de Il nome della rosa, la serie evento di Rai 1 con John Turturro, Rupert Everett e Greta Scarano, tratta dal libro cult di Umberto Eco. Il viaggio narrativo termina lunedì 25 marzo, con un finale sorprendente.
Il nome della rosa, le anticipazioni dell'ultima puntata
Arrestando Remigio (Fabrizio Bentivoglio) e processandolo per eresia, il feroce inquisitore Bernardo Gui (Rupert Everett) è riuscito non soltanto a far fallire la Disputa ma a coinvolgere anche i francescani nella stessa accusa di eresia, condannando la loro visione di una Chiesa povera come fomentatrice di violenza.
Bernardo sottopone Remigio a un durissimo processo accusandolo dei delitti commessi da dolciniano oltre che di quelli avvenuti nell’abbazia. Distrutto dalle torture e sollecitato dalle promesse dell’Inquisitore, Salvatore (Stefano Fresi) testimonia contro l’amico che alla fine, stremato ma anche spinto da un furioso sentimento di rivolta, ammette entrambe le accuse e viene condannato al rogo.
La rivolta dei francescani e la scelta di Guglielmo
Adso non si dà pace per il destino della giovane e chiede a Guglielmo (John Turturro) di aiutarla. Anche Anna (Greta Scarano) tenta di liberare i due prigionieri, ma si ferma quando il cellario, in lacrime, le confessa di essere stato lui a tradire i suoi genitori. Intanto il bibliotecario Malachia (Richard Sammel) è riuscito a mettere le mani sul libro e a riportarlo al sicuro nella biblioteca ma durante la messa, improvvisamente, cade a terra e muore.
— Ufficio Stampa Rai (@Raiofficialnews) 24 marzo 2019
Gui sembra essersi lasciato convincere da Guglielmo a liberare la ragazza, ma è un inganno: ha deciso che la ucciderà prima dell’alba. Anche se sanno di rischiare la vita, i francescani partono per andare ad Avignone a parlare con il Papa. Guglielmo, benché sia stato invitato a lasciare l’abbazia il giorno successivo, è deciso ad andare fino in fondo nella sua indagine.