Lifestyle
November 09 2016
Era dai tempi del topless di Kate Middleton che il Palazzo reale inglese non si prendeva la briga di bacchettare i media e di riportarli all'ordine.
Oggi Kensington Palace torna alla carica per difendere la dignità e la privacy di Meghan Markle, una splendida 35enne che, fino a poco tempo fa, solo gli appassionati di serie tv Usa sapevano chi fosse.
La signora, di madre afroamericana e con un matrimonio fallito alle spalle, è la nuova fidanzata del Principe Harry che, questa volta, non vuole passare per lo scapestrato di famiglia, ma per un uomo responsabile delle proprie scelte e in grado di difendere la persona che ama.
Sì perchè da quando il figlio minore di Diana e Meghan si frequentano - circa un paio di mesi - la stampa rosa britannica è impazzita mettendo in atto un copione pericolosamente simile a quello che ha portato alla morte di Lady D.
Pedinamenti, offerte di denaro agli ex, appostamenti fuori dalla casa delle Markle e faziosi articoli tacciati di essere razzisti e maschilisti dalla casa reale inglese.
Sulla pagina Twitter ufficiale di Kensington Palace è stato diffuso un comunicato ufficiale (evento raro) emesso dalla segreteria del Principe Harry nel quale si legge: "Sin da quando era piccolo il principe Harry è sempre stato consapevole della curiosità che la sua vita privata può suscitare e non si è mai opposto alla pubblicazione di storie o foto che lo riguardassero, ma la scorsa settimana si è passato il segno".
E poi spiega: "La sua fidanzata, Meghan Markle, è stata oggetto di un attacco sessista e razzista da parte della stampa nazionale".
Il comunicato poi specifica che, quando possibile, si è già passati a vie legali e diffida i media dal continuare con i pedinamenti e l'insistente ricerca di presunti scoop da questa o da quella parte dell'oceano.
"Il Principe Harry è profondamente preoccupato per la sicurezza della Signorina Markle e amareggiato per non essere in grado di proteggerla".
E poi concluce: "Questo non è un gioco. Si sta parlando della vita di due persone".