Le illustrazioni di Brunetta rivivono grazie al marchio Le Brunette

Chi ama la moda non può non conoscere Bruna Mateldi Moretti. Dagli anni Venti fino agli anni Ottanta, con lo pseudonimo di Brunetta, ha collaborato con numerose riveste e quotidiani in Italia come nel resto del mondo, illustrandone le pagine dedicate alla moda col suo stile eclettico. Nel 1969, Giulia Borgese scriveva sul Corriere della Sera: «I personaggi di Brunetta non sono assolutamente mai dei figurini: sono invece figure reali del mondo contemporaneo, e mutano con il mutare dei gusti, del modo di vivere, del costume. Brunetta è un’osservatrice intelligente, sensibilissima ed è unica la sua bravura nel fissare con un tratto di matita proprio quel gesto o quel particolare, quella nota di colore perfino, in cui si condensa e si rispecchia la moda del momento. Perciò è contesa dai giornali e dalle riviste più prestigiose di tutto il inondo. E non è mai stanca, non si esaurisce mai anche se a disegnare ha cominciato da bambina e di disegni ne avrà fatti qualche decina di migliaia, perché ogni giorno sa rinnovarsi, quasi colorandosi delle stesse novità che sceglie, giudica e rappresenta».

Brunetta è un personaggio unico della nostra storia, capace «con quel suo segno secco e ironico, la precisione nel cogliere il lato ridicolo della moda, sia pur firmata dai Grandi». Un’artista straordinaria che oggi rivive grazie al lavoro di suo nipote - Massimo Moretti - che ha deciso di creare una start up partendo dalle opere di zia Brunetta. Così lo scorso anno, insieme a Elisa Italiani, nasce Le Brunette, un marchio che ripropone lo sguardo ironico e graffiante della disegnatrice attraverso t-shirt, tote bag e piatti d’autore. «Ho voluto fare un gesto di riconoscenza verso mia zia, riattualizzando il suo nome e le sue opere in quel contesto moda che ha caratterizzato tutta la sua vita» ha raccontato Massimo Moretti. «Possedere l’intera sua opere (oltre 1.500 disegni) è una fortuna che non volevo si limitasse all’esposizione in mostra, ma potesse appartenere un po’ di più alle donne che Brunetta ha sempre raffigurato nella specialità del loro carattere».

«Brunetta ha fatto delle donne e del loro stile una fonte di ispirazione» ha poi aggiunto Elisa Italiani. «L’idea iniziale allora è stata, perché non vestire le donne con le donne di Brunetta?» La collezione si divide in tre anime. «Iconic» racchiude sei tshirt dal taglio unisex e dalla vestibilità comoda in cotone organico certificato 100% con un’illustrazione stampata in digital per un effetto naturale e morbido al tatto. I disegni - tutti in bianco e nero - sono tra i più celebri di Brunetta. Compare infatti «Collo», l’opera iconica realizzata in china e pennarello su carta e utilizzata nel libro Il vizio di vestire, ma c’è anche l’illustrazione «Spie di moda» pubblicata su L’Espresso nel 1964 e l’ammaliante «Piume».

«Colors» è invece una collezione composta da cinque pezzi, dove l’uso del colore rende ancora più ricche le immagini di Brunetta. Si tratta sempre di tshirt ma questa volta troviamo immortalate opere come «Foulard», «Dada» - un disegno che coglie appieno la stravaganza dei tempi in cui Brunetta è vissuta -, «Frou Frou», «Zucchero» e «Stelo».

È composta da altrettanti pezzi la collezione «Summer». Qui le tshirt presentano un tessuto più leggero e leggermente fiammato. Le opere scelte, in bianco e nero, sono giocose e ironiche come «Il Gatto con gli stivali» (1970), «Stilo» - apparsa sull’Espresso nel 1969 -, «Tappeto Volante» (1972), «Bacio» (1960) e «Albertina» disegnato nel 1968 per l’omonimo atelier.

Il logo del brand prende ispirazione dalla firma con cui Brunetta autografava le proprie opere. Ed è l’idea di “firma”, di presenza unica e irripetibile, ribadita nel logo, a rappresentare il tratto distintivo delle donne Le Brunette; l’unicità, il lasciare il segno, il desiderio di esserci, di manifestarsi, di firmarsi, appunto, esprimendo un forte gusto personale.

Una firma che andrà a espandersi in altri contesti, e oggi vede la nascita di una linea di piatti d’autore - «Le Brunette HOME» – appena lanciata sul mercato. Un servizio esclusivo di sei piatti piani a tiratura limitata con alcune delle immagini più ironiche e suggestive della sua arte.


















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