Immagini dall'Hackmeeting 2012

Nicola Battista

Si è tenuta a L'Aquila dal 29 giugno al 1° luglio l'edizione 2012 dell'Hackmeeting / Hack-It 0x0F, presso l'Asilo Occupato, situato in Via Duca degli Abruzzi (foto). La tre giorni ha visto un ritrovo di diversi gruppi da tutta italia - con partecipazioni anche dall'estero - ed era intesa come "l'incontro annuale delle controculture digitali italiane, di quelle comunita' che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all'interno della nostra societa'".


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L'ingresso dell'Asilo Occupato di Via Duca degli Abruzzi, a L'Aquila, con il poster dell'Hack-It 0x0F.


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All'ingresso dell'Hack-It 0x0F, un curioso cartello invita i partecipanti a una libera sottoscrizione per finanziare l'evento.


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Dietro l'etichetta "cabinett0", un curioso ambiente-installazione accoglie i visitatori (qualcuno un po' perplesso, molti sorridenti) dell'Hackmeeting / Hack-It 0x0F.


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Dietro l'etichetta "cabinett0", un curioso ambiente-installazione accoglie i visitatori (qualcuno un po' perplesso, molti sorridenti) dell'Hackmeeting / Hack-It 0x0F.


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Dietro l'etichetta "cabinett0", un curioso ambiente-installazione accoglie i visitatori (qualcuno un po' perplesso, molti sorridenti) dell'Hackmeeting / Hack-It 0x0F.


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La "Sala Monicelli", all'interno dell'Asilo Occupato, in cui si sono tenuti seminari ed interventi nel corso dell'Hackmeeting 2012.


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Hackit / Hackmeeting è un "hacker camp" nel vero senso della parola: ecco le tende - sistemate nell'Asilo Occupato - di chi è parte dell'evento per tutta la sua durata.


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Un palloncino fluttua nel giardino dell'Asilo Occupato e ci ricorda un evento tenutosi nella giornata di sabato 30 giugno all'interno dell'Hackmeeting: tra i tanti seminari tecnici, un seminario di Genderify.me , sito che invita a ridefinire - anche quotidianamente - la propria identità sessuale cercando di distaccarsi dai soliti schemi. Una sorta di gioco sul tema del "gender", se vogliamo, ma anche una riflessione sulla propria libertà nel contesto del mondo in cui viviamo, che spesso tende a incasellarci in categorie precostruite; recita una pagina informativa sul sito ufficiale, in inglese: "Viviamo in una società che è iper-sessualizzata, iper-razzializzata e basata su denaro e capitalismo. Vorremmo un altro tipo di desiderio per il nostro corpo e la decostruzione di queste gabbie, per le nostre menti"


Nicola Battista

Motivi precolombiani decorano alcune parti dell'interno dell'Asilo Occupato... e ricompaiono mescolati a simboli tecnologici su manifesti e magliette della manifestazione dedicata all'hacking.


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Souvenir dell'Hackmeeting: maglietta (che in questa combinazione di colore richiama i classici fosfori verdi dei vecchi computer), adesivo che abbina Space Invaders a un messaggio politico, volume "+Kaos, 10 anni di mediattivismo e hacking" (ed. Agenzia X) del collettivo Autistici/Inventati.


Nicola Battista

Il retro della maglietta ufficiale dell'evento: riecco il "totem" digitale dell'arcade game già visto nel "cabinett0".


Una galleria di immagini dall'Asilo Occupato di Via Duca degli Abruzzi, L'Aquila, dove dal 29 giugno al 1° luglio si è tenuto l'Hackmeeting 2012 / Hack-It 0x0F, evento autogestito "solo per veri hackers, ovvero per chi vuole gestirsi la vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un computer in vita sua", come recita la homepage della manifestazione .

Tra incontri tecnici e non, una birra o un bicchierino di genziana artigianale, "tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo, per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo possiamo rivestire nell'indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre piu' stretti".

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