Manutenzione e tattica, primi impieghi dell’intelligenza artificiale per la Marina inglese
Cresce la sperimentazione dell’intelligenza artificiale in campo militare. Il Ministero della Difesa britannico ha infatti rivelato alcuni dettagli su due progetti di sviluppo dell’AI in vista di un vertice globale volto a gestire i rischi posti da questa tecnologia. L’evento, che si svolge tra ieri e oggi 2 novembre presso il centro di decifrazione dei codici della Seconda Guerra Mondiale a Bletchley Park, a nordovest della cittadina londinese di Luton, ospita il primo ministro britannico Rishi Sunak, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres, insieme con i leader del settore tecnologico occidentale. All’evento saranno mostrati i risultati dell’esercitazione di sbarco svoltasi sulla spiaggia nel Canale della Manica, al largo della costa dell'Hampshire, nel settembre scorso. In quei giorni il Laboratorio di scienza e tecnologia della difesa del regno Unito, supportato dalla Royal Navy e dall’Esercito, grazie al coinvolgimento di 130 persone, 13 navi, diversi droni, un aereo leggero e più di cinquanta tra telecamere e sensori distribuiti, ha raccolto dati che le future capacità d’intelligenza artificiale legate alla difesa potranno utilizzare per fare previsioni e migliorare l’esecuzione delle missioni.
Tra i partecipanti del settore Difesa figuravano anche aziende britanniche come Bae Systems e Chess Dynamics, Leonardo Uk, il colosso americano Lockheed Martin e la francese Thales. Tra le prove più curiose effettuate dai militari ci sono stati gli sbarchi sulla spiaggia ripetuti in modi diversi per generare dati rappresentativi di diversi tratti comportamentali. In uno scenario lo sbarco è avvenuto in modo ordinato; in un altro in modo deliberatamente caotico come per reagire a un’urgenza di evacuazione, in modo da fornire un campione di parametri più ampio sui movimenti umani. I dati acquisiti durante l'esercitazione includevano informazioni visive, riprese all’infrarosso, analisi sonar e radar, nonché metadati come posizioni di piattaforme e sensori, condizioni meteorologiche e del mare. Tali dati ora aiuteranno i tecnici ad addestrare gli algoritmi dell’intelligenza artificiale per riconoscere mezzi come navi e natanti, nonché prevedere l’evoluzione degli scenari e determinare eventuali contromosse. La medesima sperimentazione con impiego di intelligenza artificiale è stata condotta per ottenere un nuovo software di supporto per la manutenzione degli elicotteri che consente di ottimizzare gli interventi aumentando la disponibilità dei mezzi. Il software, noto come Motherlode, è in grado di analizzare i dati storici adattati alle condizioni ambientali e specifiche del velivolo o elicottero per prevedere con maggiore precisione i guasti alle apparecchiature che si potranno verificare. Si tratta quindi di un nuovo metodo di manutenzione “predittiva” la cui piena capacità sarà implementata entro la fine dell’anno su tutti gli elicotteri della Royal Navy, comprese le flotte di AW159 Wildcat e W101 Merlin. “Questo è solo l’inizio, ci sono molteplici casi d’uso in fase di esplorazione con l’obbiettivo di migliorare le nostre capacità di sfruttamento dei dati per massimizzare la disponibilità degli aerei per le operazioni in prima linea”, ha affermato il comandante Nicholas Almond, capo del Naval Air Squadron 1710 della Royal Navy, dicendosi entusiasta per l’opportunità di disporre, nel prossimo futuro, di strumenti in grado di prevedere l’evoluzione delle manutenzioni in base al tipo di missioni eseguite, alle condizioni ambientali incontrate e alle manovre intraprese in azione. Intanto, il Ministero della Difesa inglese ha affermato che è in fase esplorativa il potenziale utilizzo della tecnologia con intelligenza artificiale su altri equipaggiamenti militari come il veicolo per pattugliamento corazzato Foxhound.
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