Economia
December 04 2018
Quest’anno la scadenza è fissata al 17 dicembre, visto che la metà del mese cade di sabato. E’ la data entro la quale dovrà essere versato il saldo dell’imu (imposta municipale unica), la principale tassa sulla casa esistente in Italia. E’ un prelievo patrimoniale che ogni anno porta nelle casse dello Stato oltre 16 miliardi di euro. Ecco alcune cose da sapere prima di pagare.
Devono versare l’Imu i proprietari, gli usufruttuari e i titolari di un diritto di superficiesu immobili diversi dalla prima casa. Non devono pagarla invece i proprietari o usufruttuari di unimmobile adibito ad abitazione principale, a meno che non si tratti di case di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9).
Per stabilire l’importo da versare bisogna prendere la rendita catastale dell'immobile (risultante dai dati dell'Agenzia del Territorio), rivalutarla del5%e moltiplicarla per uncoefficienteche dipende dalla categoria del fabbricato,
- 160per i fabbricati nelle categorie catastaliA, C2, C6 e C7;
- 80per gli immobili classificati con le sigleA10 e D5;
- 140per le classi catastaliB, C3, C4 e C5;
- 55per gli immobili della categoriaC1;
- 65per i fabbricati della classe D.
Dopo aver moltiplicato la rendita per il coefficiente, bisogna applicare al risultato ottenuto l'aliquota stabilita dal proprio Comune. Per avere informazioni più dettagliate, meglio rivolgersi agli uffici competenti o consultare il sito internet dell'amministrazione municipale.
Trattandosi di un versamento a saldo, quello del 17 dicembre è pari alla metà dell’imu annuale dovuta.
Il pagamento può essere effettuato tramite un appositobollettino postaleoppure con ilmodello F24, disponibile in banca.In questo caso, bisogna mettere il codice del proprio comune e diversi codici- tributo, a seconda della categoria dell' immobile: 3912per l'imposta sulla prima casa di lusso, 3914per i terreni,3916per le aree fabbricabili,3918per gli altri fabbricati (seconde case),3925per gli immobili a uso produttivo (quota spettante allo stato) e3930per gli immobili a uso produttivo (maggiorazione spettante ai Comuni).