Economia
November 26 2018
Nel turbinio di emendamenti che in questi giorni stanno interessando la manovra di bilancio, uno in particolare in queste ore ha conquistato le luci della ribalta, ovvero quello che punterebbe a riunificare in una sola tassa l’Imu e la Tasi.
Una proposta, messa nero su bianco dal deputato Alberto Gusmaroli della Lega, che sembra aver fin da subito conquistato i favori anche dei Comuni.
Il provvedimento infatti avrebbe il pregio, tra gli altri, di semplificare in maniera determinante un panorama tributario locale, che attualmente, su Imu e Tasi, presenta una vera e propria giungla di ben 200mila aliquote diverse, tra le quali ogni anno devono districarsi contribuenti e amministratori locali.
L’emendamento proposto dall’onorevole Gusmaroli infatti, come accennato, prevede la definizione di un’aliquota unica per tutti i Comuni, con sole alcune sporadiche eccezioni per alcuni casi particolari ancora da specificare nel dettaglio.
E non c’è ancora certezza neanche su quale potrà essere la citata aliquota unica, con proposte che andrebbero da un minimo di 10,6 per mille a un massimo di 11,4 per mille. Ed è proprio su questo punto però che si appuntano alcune delle critiche espresse in merito a questa proposta.
La soglia dell’11,4 per mille infatti, rappresenta al momento lo scaglione più alto di imposizione raggiunto solo in alcuni Comuni, ai quali erano state permesse maggiorazioni in ragione di bilanci locali traballanti.
In sostanza quindi, nel caso si optasse proprio per questa aliquota più alta, si potrebbe registrare, a livello complessivo e quindi nazionale, un sostanzioso aumento della tassazione locale, un pericolo che comunque si sta cercando di evitare.
Tornando invece ai vantaggi di una tassa unica che raccolga i versamenti di Imu e Tasi, oltre alla già citata semplificazione delle aliquote, ci sarebbe anche quello, assolutamente da non sottovalutare, della praticità del versamento dell’imposta stessa.
Per i contribuenti infatti ci sarebbe l’incombenza di un unico pagamento, senza il bisogno, come avviene ora, di dover fare calcoli separati e versamenti separati per Imu e Tasi.
Tra l’altro in concomitanza alla proposta di imposta unica, è tornata in auge anche la possibilità che il bollettino con il conteggio del versamento della nuova tassa unica locale, arrivi a casa già precompilato. Una prospettiva questa che, secondo una norma del 2014, avrebbe dovuto già essere realtà per Imu e Tasi, ma che tale non è mai stata.
Vedremo dunque se l’emendamento in questione riuscirà a superare lo scoglio delle votazioni parlamentari e quale forma prenderà una volta che dovesse diventare effettivamente legge dello Stato.
Su questa proposta, come su tutti gli oltre 700 emendamenti 'segnalati' dai gruppi parlamentari, occorrerà infatti aspettare ancora qualche giorno.
L'esame in Parlamento della manovra, su cui tra l'altro come noto è aperta una trattativa con l'Europa per evitare la procedura di infrazione, entrerà nel vivo solo questa settimana, con l'avvio delle citate votazioni a partire da domani in commissione Bilancio alla Camera.