Televisione
September 25 2017
Gli italiani hanno un grandissimo difetto: si dimenticano troppo presto degli artisti che hanno fatto la storia del cinema e dello spettacolo, non ne coltivano il ricordo o se lo fanno è giusto perché qualche ricorrerenza lo impone. Ad invertire la rotta, ci pensa la fiction, che in questo caso omaggia con la forza e l'importanza che merita il grande Nino Manfredi. A impersonare uno dei più istrionici attori del '900 è Elio Germano, protagonista del film tv In arte Nino, in onda su Rai 1 luendì 25 settembre.
È la storia della vocazione per la recitazione quella che incarna Nino Manfredi. Ed è questo ciò che racconta In arte Nino, diretto da figlio Luca Manfredi (autore del soggetto con Dido Castelli): il percorso lungo e tortuoso verso la celebrità di un ragazzo ciociaro di grande talento, che da Castro dei Volsci parte alla conquista del cinema italiano.
Prima però ci sono le sofferenze e le interferenze del destino, a cominciare dalla tubercolosi che lo colpisce a 18 anni e lo blocca per tre anni in sanatorio. È lui l'unico sopravvissuto della sua camerata di ospedale e appena esce da lì conosce per caso un gruppo di ragazzi esuberanti - tra i quali Tino Buazzelli - che frequentano l’Accademia d’Arte Drammatica e, affascinato, decide di fare l’attore. Una scelta dche diventa ragione di vita nonostante il padre Romeo Manfredi, solido maresciallo di polizia, provi in ogni modo a sbarrargli la strada.
Il film omaggio interpretato dallo strepitoso Elio Germano racconta tutte le tappe della storia di Manfedi fino alla consacrazione, nel 1958, con la partecipazione a Canzonissima. In mezzo c'è la fatica della gavetta: Saturnino (questo è il suo vero nome) si iscrive a Giurisprudenza ma contemporaneamente frequenta l’Accademia Silvio D’Amico e sotto la guida dell’eccentrico maestro Orazio Costa si forma, insieme al suo compagno di corso Morelli che lo accompagnerà nei primi ingaggi di fortuna.
Il film tv racconta anche un altro aspetto fondamentale, ovvero il grande amore di Manfredi. L'attore vive più di un’avventura sentimentale, fino a quando non incontra Erminia Manfredi: fascino, eleganza, bellezza, fa la mannequin per Roberto Capucci e qualche tempo dopo, nel ’55, diventa sua moglie, restandogli accanto per tutta la vita. Ad interpretarla è Miriam Leone.
"Pensando al percorso di mio padre, ho tentato di raccontare la sua storia, un miscuglio di dramma, sacri ci e commedia, con lo “stile” che Nino ha sempre prediletto: quello dove la risata è pronta a stemperare il momento drammatico, e dove la commozione a volte nisce per sopraffare il divertimento", racconta il regista Luca Manfredi.
Ad affiancare Elio Germano e Miriam Leone, un cast di grande rilievo che comprende Stefano Fresi (è Tino Morelli, compagno di Nino all’Accademia d’Arte Drammatica), Anna Ferruzzo (che interpreta Antonia, la mamma di Manfredi), Duccio Camerini (nei panni di Romeo Manfredi), Massimo Wertmuller (regista che boccia senza appello l'attore agli esordi), Paola Minaccioni, Leo Gullotta e Giorgio Tirabassi.