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In India un nuovo ambasciatore mentre sui marò aumentano i dispetti

L’Italia ha deciso di cambiare l’ambasciatore a Nuova Delhi e di avviare così nuove relazioni con l’India nell’intricata vicenda dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo scrive Panorama sul numero in edicola da domani, mercoledì 14 gennaio (in anticipo di un giorno sul normale calendario per un numero speciale dedicato al terrorismo islamico).

Daniele Mancini dal 2 marzo sarà il nuovo ambasciatore presso la Santa Sede e in India sarà sostituito da Lorenzo Angeloni, oggi in Vietnam.

In attesa che la Corte suprema indiana decida se accogliere la richiesta italiana di allungare la convalescenza di Latorre, operato lo scorso 5 gennaio (la nuova udienza è slittata a domani, mercoledì 14 gennaio), emergono altri dettagli sui difficili rapporti bilaterali.

Secondo Panorama, infatti, al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il 22 dicembre 2014 venne negato il permesso di sorvolo nello spazio aereo indiano: Pinotti, in Afghanistan per gli auguri di Natale al contingente italiano, sarebbe voluta andare anche da Girone. Anche se la richiesta fu fatta all’ultimo minuto, gli indiani risposero di no anche perché in quel momento l’ambasciatore Mancini era in Italia. Un’evidente ripicca

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