News
July 18 2017
L'Italia brucia, dal Lazio alle pendici del Vesuvio fino alla Sicilia, colpita dai roghi estivi. E si conta anche una vittima: un imprenditore che, salito sul tetto del proprio capannone a Giugliano, in provincia di Napoli, per timore dell'incendio divampato a pochi metri dal suo, è precipitato dal lucernario che è ceduto sotto i suoi piedi.
Fino ad oggi migliaia di ettari di vegetazione distrutti e turisti fatti evacuare.
18 luglio 2017
Il peggiore si è verificato a Roma, dove si è sviluppato nella pineta di Castel Fusano a Ostia. Le fiamme, alimentate dal vento sono arrivate fino alle abitazioni che sono state evacuate. in più una colonna di fumo, visibile anche dalla spiaggia, ha fatto desistere molti bagnanti che hanno lasciato i lidi. Un altro vasto incendio si è sviluppato in un campo di fronte all'ospedale Sant'Andrea, nella zona nord della Capitale.
Super lavoro per i vigli del fuoco e gli uomini della Protezione civile anche in Campania dove sono intervuti nel Cilento e nel Golfo di Policastro su due fronti di fuoco. Per lo spegnimento delle fiamme sono stati utilizzati anche elicotteri e Canadair. Resta sotto stretta vigilanza da parte della Protezione civile sempre la zona vesuviana che presenta alcuni focolai ancora attivi da giorni nei pressi del Vesuvio. Uomini e mezzi sono impegnati anche nella zona degli Astroni, alla periferia di Napoli, e nell'area flegrea.
In Toscana, prosegue l'emergenza nel grossetano. Dopo il grande incendio del 16 luglio, un altro violento rogo ha colpito Marina di Grosseto e la pineta, che è stata chiusa ai pedoni. Interessata anche la pineta di Fiumara, tra Marina di Grosseto e Castiglione della Pescaia.
Il fronte del fuoco, inoltre si sta dirigendo ancora verso Pistoia dove si trova esattamente sulle colline sopra Santomato. Per adesso non sono segnalati danni a strutture. I vigili del fuoco riferiscono che la situazione non è ancora sotto controllo: il fronte di fuoco al momento è uno solo, ma resistono vari focolai sparsi che un Canadair e due elicotteri stanno cercando di domare. Resta valido l'invito dell'Asl e dei comuni di Pistoia e Montale dove l'incendio è ripartito con forza, su tre fronti diversi. I pompieri stanno intervenendo con 22 unità di cui si aggiungono i volontari inviati dalla Sala operativa unificata permanente, che effettua il coordinamento.
Intanto il sindaco di Montale ha emesso una nuova ordinanza urgente per l'evacuazione di un'altra decina di abitazioni che si trovano in prossimità dell'incendio, in via Canoro e Capanne.
Già la notte scorsa era stato evacuato un agriturismo e alcune case vicine alla località Fognano, dove il rogo è partito.
Continua a preoccupare l'evoluzione che potrebbe esserci se si rialzasse il vento. Nuovo rogo anche in località Uzzano, nel comune di Montecatini Terme.
Sotto controllo, invece, l'incendio che per quasi tutto il giorno il 17 luglio ha impegnato decine di vigili del fuoco e volontari della protezione civile nel volterrano. Il rogo ha minacciato anche alcune abitazioni e 15 edifici, tra case private e strutture ricettive, sono stati precauzionalmente evacuati. Alla fine, la stima dei danni parla di 600 ettari di superficie bruciata dalle fiamme. Il forte vento ha alimentato per ore l'incendio, che si è sviluppato intorno all'ora di pranzo, facendo correre il fuoco in diverse direzioni e soltanto a tarda sera i pompieri sono riusciti ad averlo sotto controllo. Sul posto per tutto il pomeriggio hanno operato anche due elicotteri della Regione Toscana. Le fiamme hanno divorato porzioni di bosco, campi di sterpaglie e altra vegetazione.
12 luglio
Il Parco nazionale del Vesuvio brucia da giorni e mantiene focolai ancora attivi. Dietro molto probabilmente una mano umana. "È una corbelleria pensare alla autocombustione, qui c'è la mano di una o più persone", è il j'accuse del comandante Regione Carabinieri Forestali Campania, Sergio Costa. "Poi possiamo ragionare sul fatto se questa mente criminale avesse il chiaro intento di creare il danno ambientale, e non solo o, piuttosto, se è stato un 'imprudente' ma di sicuro parliamo di una o più persone".
Tra le zone più colpite Ottaviano, Trecase e Torre del Greco. Roghi anche a Pomigliano e a Sant'Anastasia.
Le fiamme hanno lambito il villaggio turistico Calampiso a San Vito Lo Capo (Trapani). Tutti gli ospiti, circa 900, sono stati portati via con le motovedette della Guardia Costiera e con alcune imbarcazioni di volontari. Anche un baglio vicino al resort è stato evacuato. Il rogo è stato quasi tutto domanto, nel frattempo.
"L'incendio si è sviluppato dalla montagna di contrada Sauci e le fiamme sono state spinte verso il villaggio dal forte vento", ha spiegato Alfio La Ferla, direttore della Tmc, la società che gestisce i servizi alberghieri della struttura.
Il sindaco Matteo Rizzo aveva lanciato un appello sui social network per chiedere a chiunque sia in possesso di imbarcazioni in buono stato di raggiungere il porticciolo per dare un aiuto nelle operazioni di evacuazione.
Secondo i dati rilasciati all'11 luglio, 800 vigili del fuoco si sono adoperati sul suolo nazionale per placare le fiamme, impegnati in oltre 1.130 interventi per incendi boschivi e di vegetazione. Più di 350 gli automezzi antincendio impiegati, con canadair a gettar acqua.
La Sicilia è la regione in cui è stato effettuato il maggior numero di operazioni di spegnimento, 458. Seguono la Puglia con 241 interventi, la Calabria con 226, la Campania con 221 e il Lazio con 214.
Nell'isola sono soprattutto il messinese e il catanese le zone più in difficoltà, ma non solo: le maggiori criticità sono state evidenziate nei comuni di Naso e Mirto (ME), a Catania e nei comuni limitrofi di Adrano e Caltagirone, a Siracusa ed Enna, a Monreale e Blufi (Palermo). Da Blufi sono state evacuate circa 20 persone anziane da una casa di riposo e tre famiglie da un'abitazione.
"Duemila ettari di uliveti e vigneti distrutti dal fuoco nella zona del messinese. Danni incalcolabili all'economia locale. Incendiati ettari di pineta, devastato uno dei polmoni verdi più belli e importanti dell'isola. Quello che sta succedendo è il disastro più grave degli ultimi anni, un vero e proprio olocausto della biodiversità. Il fuoco sta provocando una catastrofe", è l'allarme della Coldiretti Sicilia.
Secco il presidente Francesco Ferreri: "Qui siamo in presenza di un vero e proprio piano criminale che va fermato anche con l'esercito. Chiediamo interventi massicci di controllo nelle aree a rischio e tolleranza zero nei confronti dei piromani che stanno mettendo in ginocchio un'intera regione".
Grandi e molteplici incendi hanno colpito anche la Campania, in particolar modo le pendici del Vesuvio e i comuni di Ercolano, Torre del Greco e Boscotrecase. Imperversano ancora gli incendi nella provincia di Salerno e in particolar modo nel comune di Corbara. I vigili del fuoco sono intervenuti anche in provincia di Avellino, in alcune zone particolarmente impervie tra Montoro e Cervinara.
Incendi rilevanti anche in Puglia, a Carpino (FG) e Santeramo in Colle (BA), a Massafra (TA), in località Gravine, dove i pompieri si sono mossi a difesa delle abitazioni per lo spegnimento di un incendio di sterpaglie.
Nel Lazio i roghi hanno interessato soprattutto Fondi, Roccagorga ed Itri, in provincia di Latina. A Roma i principali focolai sono ad Anguillara Sabazia, Poli, Bracciano ed Anzio.
Fiamme anche in Abruzzo, nel pescarese, a San Valentino in Abruzzo Citeriore e Castiglione a Casauria.