Economia
September 26 2017
E’ un progetto ambizioso quello dell’Indiadi Narendra Modi che, racconta Quartz Media, intende trasformare il quinto più grande mercato automobilistico del mondo in un paese a mobilità interamente elettrica entro il 2030.
Il cambiamento permetterà di ridurre di 60 miliardi di dollari il conto dell’importazione di petrolio, di tagliare del 37% le emissioni di gas serra e di rispondere al bisogno di infrastrutture stradali nei prossimi anni. In un paese da 1,3 miliardi di persone con 21 milioni di auto vendute ogni anno, per raggiungere l’obiettivo il governo avrà bisogno dello sforzo congiunto di amministrazione, aziende e cittadini.
L’accordo di Parigi obbliga il paese a ridurre drasticamente le emissioni, ma l’inquinamento è responsabile anche del degrado delle città indiane, molte delle quali vantano il record negativo fra le città più inquinate del mondo, con i relativi costi sanitari e sociali. Il paese, inoltre, è il terzo più grande importatore di petrolio dell’Asia costretto ad acquistare l’82% di quanto necessario al suo fabbisogno.
Il ministro dei trasporti Nitin Gadkari non ha usato mezzi termini e ha fatto sapere che imporrà le riforme a qualsiasi costo. Fra le prime mosse, oltre all’adozione di 100mila auto elettriche che sostituiranno il parco macchine del governo, saranno introdotti incentivi per l’acquisto di auto elettriche e sussidi perla produzione di batterie elettriche sempre più economiche e potenti, chiave del successo delle auto elettriche.
Diversi stati hanno varato leggi per promuovere la ricerca e lo sviluppo nel settore, ma anche per la costruzione di infrastrutture necessarie alla mobilità elettrica. Al momento, infatti, esistono solo un centinaio di stazioni di ricarica in tutto il paese. Un numero infinitesimo rispetto alle centomila che la Cina intende installare sulle dieci direttrici principali entro il 2020, coprendo 202 città e 36mila chilometri di strada.
Attualmente, inoltre, le auto elettriche presenti in India possono coprire 120 chilometri con una ricarica e questo le rende inadatte ai lunghi viaggi. Nel conto, però, entra anche il fatto che la velocità massima da 85 chilometri non le renda particolarmente attraenti agli occhi degli acquirenti indiani. Per contro, a favore del progetto che intende rivoluzionare la mobilità del paese potrà giocare la variabile aspirazionale. Gli indiani più ricchi, infatti, i sono già messi in fila per una Tesla Model 3.
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