Instagram lancia Reels, la soluzione anti TikTok

Instagram dichiara guerra a TokTok e lancia Reels, la risposta all'app del momento. Un fenomeno su cui puntare che è al contempo un fenomeno da arginare, perché al centro dell’azione c’è Facebook, intesa come galassia che ingloba anche WhatsApp e Instagram. Realtà che a livello numerico non hanno rivali ma che nel corso degli anni, gli ultimi in particolare, hanno subito un paio di ondate insidiose, in particolare Facebook, con i giovanissimi in cerca di nuovi approdi dopo che gli adulti hanno scoperto e riempito la piazza virtuale più gettonata del globo, che conta più di due miliardi di utenti attivi. In questo senso, nei pensieri di Mark Zuckerberg c’è stata per tanto tempo Snapchat, l’applicazione per la condivisione di messaggi visibili entro 24 ore popolare proprio tra gli adolescenti, negli ultimi mesi invece il pensiero fisso dei grandi capi di Facebook è stato TikTok, il social nato in Cina ed erede di Musical.ly che, con le sue brevi clip musicali (durata inclusa tra 15 e 60 secondi) in cui modificare la velocità di riproduzione, aggiungere filtri ed effetti per arricchire i video, ha riscontrato un enorme successo su scala mondiale tra i teenagers, aprendo la strada ai successori degli youtuber.

Cos’è Reels

L’ultima idea partorita a Menlo Park, quindi, è stata il lancio di Reels, una funzionalità che permette agli utenti Instagram di registrare video di 15 secondi per immortalare l’attimo del divertimento tra balli e canti del brano musicale preferito, da soli o insieme agli amici. In sostanza un servizio che replica quanto proposto da TikTok, un social popolato da quasi un miliardo di utenti, presente in 150 paesi e disponibile in 75 lingue. La novità è circoscritta per ora alle Stories ma le clip si possono spedire via messaggio diretto oppure pubblicarle nella sezione Top Reels (aggiunta al menu di Esplora), ed è un’esclusiva per i possessori di dispositivi iOS e Android in Brasile, il paese in cui Instagram ha scelto di testare il servizio (lì si chiama “Cenas”) che, se riceverà una buona accoglienza dagli iscritti, arriverà poi a stretto giro in tutto il mondo.


Se non puoi averli, copiali

Premesso che sono tanti i servizi e le aziende che hanno puntato e stanno puntando sul formato dei microvideo in grado di liberare la creatività degli utenti, TikTok è senza dubbio l’esperimento più riuscito in tal senso. E non ci sono dubbi nemmeno sull’operato di Zuckerberg e soci, che per Reels hanno chiaramente preso ispirazione dal social network cinese. Lo stesso fondatore di Facebook, del resto, ne aveva riconosciuti i meriti nei mesi scorsi quando, durante alcune conversazioni riservate con i dipendenti poi diffuse dal sito americano The Verge, a proposito di TikTok rivelò che “sta avendo successo negli Usa, specie tra i giovani, e sta crescendo velocemente in India”, definendo il servizio come “un fenomeno molto interessante”. Che nell’ottica di Facebook significa, appunto, trovarsi di fronte a una soluzione da replicare ma anche da frenare.

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