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December 04 2017
L'Inter torna capolista da sola dopo la 15° giornata. Batte il Chievo con una prestazione di grande qualità e sostanza (5-0 e tripletta di Perisic) e arriva allo scontro diretto con la Juventus da prima in classifica come non accadeva dal 6 gennaio 2016 con Mancini in panchina. Quella era stata l'illusione di una squadra destinata poi a sgonfiarsi e a chiudere quarta, questa sembra la premessa di una stagione da piani alti fino a maggio.
Il primato nerazzurro nel campionato deve sorprendere se si considera che l'Inter ha chiuso un anno fa lontanissima dalla Juventus campione d'Italia: 29 punti. Un gap ragionevolmente non colmabile in una sola estate trascorsa, tra le altre cose, nella vana attesa che il mercato portasse a Milano gli annunciati top player. Eppure Spalletti è riuscito a costruire una macchina da guerra e sta volando ad altezze impensabili.
E' vero che Icardi sta facendo la migliore annata della sua vita (16 gol in 15 partite, una rete ogni 82') e che davanti ci sono giocatori che non sfigurerebbero nemmeno in Premier League dove infatti potevano finire questa estate: Perisic e Candreva. E' vero che Handanovic è un grande portiere, Miranda il centrale del Brasile e Skriniar un talento in fase d'esplosione.
Vero tutto, però il merito principale della corsa in classifica che vede l'Inter rimasta l'unica imbattuta è principalmente di Spalletti. Un anno fa di questi tempi Suning aveva già alternato Mancini, De Boer, Vecchi e Pioli ottendendo la miseria di 21 punti in un autunno tristissimo che aveva già gelato le ambizioni europee. Oggi i punti sono 39 (18 in più, un record) e il mondo interista si è capovolto.
Ordine tattico e disciplina - Spalletti ha cominciando dando ordine in campo a una squadra che aveva profondamente deluso. La formazione è quasi sempre la stessa e al massimo cambiano gli interpreti, senza rivoluzioni. Una rosa ristretta di 14-15 uomini con ruoli e gerarchie chiari ma aperta a chi dimostra in allenamento di voler scalare le posizioni.
Regole di vita - Un risultato che si può ottenere solo se si gestisce il gruppo a 360° dando a tutti le stesse regole ed opportunità. La conferma c'è stata nella prestazione di Ranocchia, che pareva destinato a fare il comprimario, o Santon, un altro cui non veniva più data alcuna chance. Recuperati entrambi ed arruolati alla causa.
Difesa di ferro - L'Inter dopo un terzo della stagione ha la miglior difesa (10 gol subiti) insieme a Napoli e Roma. Un anno fa di questi tempi era un colabrodo da 21 reti incassate eppure ilsolo Skriniar è stato inserito ed è troppo poco per giustificare un salto così. Il merito è dell'organizzazione e della protezione che anche il centrocampo dà alla fase di non possesso palla.
Entusiasmo ritrovato - Tutto si traduce nell'entusiasmo di un ambiente che ha riscoperto il piacere di andare allo stadio a tifare la propria squadra. San Siro è costantemente con oltre 50mila presenze, frutto anche del lavoro della società che ha approcciato la stagione con strategia di marketing innovative che stanno pagando. E quando San Siro è pieno e spinge anche la squadra ne trae beneficio...
Questa Inter che dopo 15 giornate viaggia a ritmi così alti da avere una proiezione a 99 punti (irrealistica) assomiglia sempre più alla storiella del calabrone che non potrebbe volare ma, siccome nessuno glielo ha spiegato, continua a farlo. L'ultima sfida di Spalletti è questa: prolungare all'infinito la magia di un gruppo che sta rendendo oltre i propri limiti ed eventualmente gestire al meglio la prima sconfitta e il primo momento di difficoltà.
Poi ci sarebbe il mercato di gennaio dove irrobustire una rosa cui mancano 2-3 uomini tra difesa (un centrale), centrocampo (trequartista) e attacco (la riserva di Icardi). Ma qui entra in gioco la società che pare più attenta alle questioni del bilancio e del rispetto del Fair Play Finanziario. E allora Spalletti deve compiere il miracolo e convincere i suoi di essere abbastanza per l'impresa.
Il tecnico ha cominciato a farlo, chiedendo non acquisti ma la conferma invernale di tutto il gruppo. Una tattica scaltra e un messaggio diretto ai giocatori. Che fin qui lo hanno ripagato con gli interessi.