Calcio
April 14 2024
Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano tre punti all'Inter per cucirsi sul petto la seconda stella e l'appuntamento con la storia è fissato per lunedì 22 aprile ore 20,45. Il giorno e l'ora del derby contro il Milan. Lo si sapeva da almeno un paio di settimane e non ci sono novità, anche se il pareggio dei rossoneri in casa del Sassuolo aveva regalato la chance di poter arrivare al derby con due risultati su tre a disposizione. La doppia rimonta del Cagliari ha cancellato tutto. Con 14 punti di vantaggio in classifica l'Inter dovrà conquistare la stracittadina per poter gioire subito, altrimenti dovrà pazientare ancora.
L'epilogo non deve sorprendere perché in fondo entrambe le squadre hanno confermato pregi e difetti di questa stagione asimmetrica per le due milanesi. L'Inter ha solidità, qualità ed entusiasmo, sa gestire partite e situazioni senza scomporsi e senza farsi prendere dall'ansia: dopo l'eliminazione dalla Champions League è sopraggiunta un po' di stanchezza fisica. Il Milan regala troppo (37 gol incassati, solo la nona difesa della Serie A) e se per caso ha la testa giustificatamente altrove come al Mapei Stadium è capace di condensare in 90 minuti orrori e delizie.
Così Inzaghi e Pioli andranno allo scontro finale, su cui pesano i precedenti di un 2023 in cui i nerazzurri hanno fatto cappotto scrivendo uno degli atti d'accusa più pesanti per il tecnico milanista. Quei derby persi in sequenza e praticamente senza mai essere competitivi sono la vera macchia sulla stagione del Milan. Ora Pioli ha l'ultima chance di pulirla via, sempre che nel frattempo sia stato capace di ribaltare il doppio confronto con la Roma evitando una dolorosa quanto inattesa eliminazione.
Sospese tra festa e attesa, presente e futuro. Ecco come le due squadre di Milano entrano nella settimana che può valere la storia. Mai uno scudetto è stato vinto e festeggiato in un derby a San Siro, nell'unico precedente (stagione 2007/2008) Mancini dovette attendere visto il colpo di coda del Diavolo. A un anno dalla semifinale di Champions League, il calcio milanese torna ad occupare il centro della scena.
La sensazione è che si tratti solo di un capitolo di una storia destinata ad arricchirsi già dal prossimo anno. Al netto delle questioni societarie, l'Inter ha già gettato le basi per consegnare ad Inzaghi una rosa più profonda e qualitativa. Ibrahimovic, fresco di investitura da parte di Gerry Cardinale, è atteso da un'estate di lavoro certosino. Primo compito: scegliere l'allenatore, non necessariamente diverso da Pioli per il cui futuro sono, però, decisive queste settimane. E poi dotare la squadra di quello che manca per completare il buon mercato dell'estate scorsa. A occhio Inter e Milan saranno in prima fila ad agosto nelle griglie scudetto, ma prima è arrivato il momento di chiudere il discorso della seconda stella.