«Io, una giudice popolare al Maxiprocesso»: tutto sul docufilm di Rai1

Una pietra miliare nella lotta contro la mafia, il Maxiprocesso che si svolse a Palermo dal 10 febbraio 1986 al 16 dicembre 1987, raccontato cambiando prospettiva, quello di una delle giurate popolari che hanno contribuito alle storiche condanne contro i boss mafiosi. È questo lo snodo centrale di Io, una giudice popolare al Maxiprocesso, la docufiction di Rai 1 con Donatella Finocchiaro e Nino Frassica, prodotta dalla Stand by me in collaborazione con Rai Fiction che va in onda giovedì 3 dicembre.

Io, una giudice popolare al Maxiprocesso: la docufiction con Donatella Finocchiaro

Il cinema e la televisione hanno raccontato molte volte i ventidue mesi del Maxiprocesso, il più grande processo penale della storia italiana, complici anche le personalità dei suoi protagonisti iconici, in particolare i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ma c'erano anche altri eroi, magari meno sotto i riflettori, che si ritrovarono catapultati in un evento storico dimostrando poi di essere all'altezza di quella situazione.Io, una giudice popolare al Maxiprocesso racconta l'evento giudiziario da un punto di vista inedito, quello delle tre giurate popolari Teresa Cerniglia, Maddalena Cucchiara e Francesca Vitale, che hanno vissuto in prima persona il Maxiprocesso.




Donatella Finocchiaro è la protagonista della docufiction di Rai 1 e si cala nei panni di Caterina, una figura che sintetizza proprio ciò che vissuto le tre giurate popolari, tre persone comuni che hanno contribuito alle storiche condanne con cui il processo si è concluso, chiamate a fare il proprio dovere civico superando la paura. «Vogliamo ricordare gli eroi, quelli che hanno fatto grande il nostro Paese, ma anche quelle donne che non si sono tirate indietro e hanno contribuito con il loro senso civico a dare un forte apporto a un momento storico», osserva l'attrice.

Com'è costruito il docufilm di Rai1

Io, una giudice popolare al Maxiprocesso è il racconto di una vicenda drammatica ma anche una storia di alto senso civico, individuale e famigliare. Oltre a Donatella Finocchiaro, nel cast della docufiction c'è anche Nino Frassica nei panni del Presidente della Corte Alfonso Giordano, il dodicesimo giudice a venire interpellato dopo il rifiuto di altri colleghi. «Mi chiamano raramente per questi ruoli, ma è stato particolarmente emozionante interpretare Giordano, un signore d'altri tempi, ricco d'umanità e umile. L'ho amato subito, era dotato anche di grande ironia, purtroppo non ho avuto il piacere di incontrarlo, ma solo di conoscerlo attraverso le immagini del processo, le documentazioni che ho studiato e il contributo bellissimo che ci ha lasciato», spiega l'attore messinese.




La regia del docufilm è di Francesco Miccichè che ha scelto di alternare pezzi di fiction a interviste uniche e preziose - girate dentro l'aula bunker, dove si è tenuta realmente la Camera di Consiglio del processo - ai protagonisti dell'epoca, come il pubblico ministero Giuseppe Ayala, Alfonso Giordano, il giudice a latere Pietro Grasso fino ai membri della giuria popolare Maddalena Cucchiara, Francesca Vitale, Teresa Cerniglia e Mario Lombardo. Alcune riprese sono state realizzate nelle stanze di ristoro e in quelle in cui dormirono i giurati. I filmati d'epoca inseriti sono stati forniti dalle Teche Rai che, in collaborazione con Rai Sicilia, ha digitalizzato e conserva l'intero girato del Maxiprocesso, mentre le foto e i titoli dei giornali fanno parte dell'archivio de L'Ora di Palermo e sono stati forniti dalla Biblioteca Regionale Siciliana.

YOU MAY ALSO LIKE