iPhone compie 10 anni: ecco tutti i modelli
Terry Johnston, Flickr
iPhone, 9 gennaio 2007 - Dopo mesi di speculazioni, Steve Jobs svela il primo modello con memoria da 4GB o 8GB e assenza di scheda di estensione. Lo schermo era da 3,5 pollici e la fotocamera da 2 megapixel.
iPhone 3G, 9 giugno 2008 - Sono tre le novità, prima di tutto il supporto alle reti 3G più veloci, il GPS per sfruttare la localizzazione e l’upgrade di memoria a 8 e 16 GB.
Thomas Lok, Flickr
iPhone 3GS, 8 giugno 2009 - A un anno esatto di distanza arriva il nuovo modello, esteticamente identico al predecessore ma con un processore il doppio più veloce e l’aumento della memoria interna fino a 32 GB. In vendita 10 giorni dopo, dal 19 giugno.
Sean MacEntee, Flickr
iPhone 4, 7 giugno 2010 - Il primo redesign arriva 12 mesi più tardi con un look più futuristico e il display Retina, pur sempre da 3,5 pollici. Ma non solo: sul fronte viene aggiunta una seconda fotocamera che servirà a effettuare videochiamate FaceTime, gratuite se non per il costo della connessione dati del proprio abbonamento.
renatomitra, Flickr
iPhone 4S, 4 ottobre 2011 - Qualche settimana prima di un riposto forzato di Jobs per motivi di salute ecco arrivare il nuovo iPhone con un più avanzato processore (dual-core) e un taglio di memoria da 64 GB. Un update “minore” rispetto al passato.
Olle Eriksson, Flickr
iPhone 5, 12 settembre 2012 - Le esigenze dei consumatori si fanno più ampie, tocca quindi aumentare le dimensioni del display. Ecco allora la diagonale da 4 pollici e una risoluzione Retina da 326 ppi. Con una riga ulteriore diventano di più gli elementi sullo schermo così come lo spazio a disposizione per navigare e giocare. “Il più grande cambiamento dopo il primo iPhone” – dirà Steve Jobs.
Kārlis Dambrāns, Flickr
iPhone 5S e 5C, 10 settembre 2013 - I dimenticati. Forse gli unici due flop di tutta la storia mobile di Apple. Eppure i miglioramenti erano evidenti: un processore a 64-bit, il Touch ID per sbloccare il telefono toccando il tasto Home e applicazioni dedicate al fitness. Peggio andrò per il low-cost (solo nei propositi) 5C: in pratica un iPhone 5 con scocche in plastica colorate.
Kārlis Dambrāns, Flickr
iPhone 6 e 6 Plus, 9 settembre 2014 - Ecco un altro bel salto in avanti: design arrotondato, schermo più grande da 4,7 pollici e versione extralarge da 5,5 pollici, le stesse che durano ancora oggi. Entrambi con una CPU A8 che non guarda solo alla potenza ma anche alla gestione più ponderata dell’autonomia. La fotocamera ospita più pixel e dentro c’è il sensore NFC per i pagamenti via Apple Pay che in Italia (e non solo) attendiamo da tre anni. Non c’è più il taglio di memoria da 32 GB mentre resistono quelli da 16 e 64 GB al fianco della novità da 128 GB.
iphonedigital, Flickr
iPhone 6S e 6S Plus, 9 settembre 2015 - Le declinazioni “S”, negli anni, non ci avevano abituato a grosse sorprese, eppure qui la storia cambia. Apple mantiene lo stesso form factor e design dei due iPhone 6 ma introduce il 3D Touch, un livello di pressione aggiuntivo con cui accedere velocemente a funzioni e menu peculiari delle app. La fotocamera da 12 Megapixel può girare video in 4K mentre quella da 5 MP sul fronte è dotata di Retina Flash, una soluzione software che illumina lo schermo del telefono nel momento in cui si scatta un selfie.
Apple
iPhone SE, 24 marzo 2016 - Il cuore dell’iPhone 6S nel corpo di un iPhone 5S. La Mela ha pensato bene di riproporre una sorta di telefonino low-cost con hardware e dimensioni ridotte. Operazione riuscita? Non proprio: chi compra un iPhone vuole il meglio del meglio, le declinazioni minori le lasciamo agli altri.
iphonedigital, Flickr
iPhone 7 e 7 Plus, 7 settembre 2016 - Oramai le dimensioni sono standard (e rimarranno queste ancora per un po’) mentre l’hardware interno compie importanti evoluzioni (ad esempio il chip A10 Fusion a quattro-core) così come il sensore fotografico che su 7 Plus diventa doppio sul retro, seguendo la linea tracciata da Huawei con il P9 Plus. C’è anche modo di scontentare qualcuno: gli amanti del jack audio che dovranno fare a meno dell’ingresso classico per ascoltare la musica e telefonare, sfruttando solo la porta lightning. Nella confezione c’è un adattatore per usare gli auricolari da 3,5 mm (anche i vecchi EarPods) ma l’obiettivo è rendere le cuffie wireless, cominciando dalle AirPods. Sparisce il modello da 16 GB in favore dei 32, 128 e 256 GB.

Tra qualche giorno l’iPhone spegnerà 10 candeline. Dal palco di San Francisco, Steve Jobs il 9 gennaio del 2007 mostrava al mondo lo smartphone full-touch di Apple (il primo con tale tecnologia fu l’IBM Simon) destinato a guidare la rivoluzione della mobilità nel corso degli anni. Più dell’assenza di tasti, più del solo pulsante Home per tornare alla schermata principale, sorprendeva la semplicità nell’utilizzo di un dispositivo all’epoca straordinario, in grado di racchiudere quelle che fino a quel momento erano operazioni svolte da macchine differenti: un lettore mp3, un telefonino, un computer per navigare su internet. Potete amarlo o no ma è innegabile come l’iPhone abbia dato il via all’era degli smartphone nel senso più concreto del termine, quando la concorrenza era composta dal Moto Q, i BlackBerry, i Palm Treo e il Nokia E62; marchi che, pensateci un attimo, non esistono nemmeno più (Nokia è attesa al varco al Mobile World Congress di febbraio dopo un lungo letargo) mentre Apple è ancora tra noi. Fortuna? Perseveranza? Forse, ma anche tanta perspicacia e lungimiranza.

In realtà lo stesso iPhone è cambiato molto in un decennio. Il primo modello aveva poca memoria, nessuna antenna GPS e la batteria durava uno scocchio di dita. Per questo Jobs, Jony Ive (storico designer di Apple) e il team di tecnici e sviluppatori hanno lavorato sodo per farlo diventare l’oggetto che meglio rappresenta l’evoluzione della telefonia mobile del nuovo millennio. Potremmo scrivere intere pagine su come il prodotto di Cupertino abbia trasformato per sempre i modi di usare un cellulare, spingendo tante piattaforme ad adattarsi alla fruizione sul piccolo schermo multitouch.

Qualche esempio? Ancora più dell’iPod, la musica ha beneficiato del successo dell’iPhone e di iTunes per sdoganare l’acquisto delle canzoni prima e lo streaming in abbonamento dopo; i siti web, che fino a quel momento dovevano produrre una versione specifica per telefonini, finalmente potevano essere navigati come da computer, grazie al display ampio e senza tastiera ma anche alla presenza di un vero browser come Safari; l’implementazione dell’App Store ha dato il via all’enorme mercato delle app (BlackBerry e Nokia/Ovi avevano i loro limiti qualitativi), in grado di trasformare l’iPhone in una piccola console di gioco, qualcosa al pari del Game Gear ma molto più versatile e funzionale. E non solo: lo scatto e l’editing fotografico tale da piazzare il melafonino in cima agli strumenti più utilizzati per caricare immagini su Flickr ma anche il boom delle cover e degli accessori originali e di terze parti (Hi-Fi, sveglie, dock vari), con cui estendere le possibilità comunicative dell’apparecchio. Può bastare? Forse no, allora in cima trovate tutti i modelli di iPhone prodotti dal 2007 a oggi, con le migliorie apportate da ognuno!

YOU MAY ALSO LIKE