L'Iran sta mediando i colloqui per inviare missili russi avanzati agli Huthi dello Yemen.

Secondo la Reuters l'Iran sta mediando i colloqui tra la Russia e i ribelli Huthi nello Yemen per fornire al gruppo terroristico missili antinave di fabbricazione russa. Sette fonti hanno affermato che la Russia deve ancora decidere di trasferire i missili Yakhont, noti anche come P-800 Oniks, che secondo gli esperti consentirebbero al gruppo militante di colpire con maggiore precisione le navi commerciali nel Mar Rosso e aumentare la minaccia per le navi da guerra statunitensi ed europee che le difendono", ha osservato Reuters. Funzionari di Mosca e degli Huthi si sono incontrati almeno due volte quest'anno a Teheran per discutere del potenziale trasferimento di armi, che potrebbe comportare decine di missili con una gittata di circa 186 miglia e sono previsti ulteriori incontri a Teheran nelle prossime settimane.

Il rapporto della Reuters è arrivato lo stesso giorno in cui il presidente iraniano Masoud Pezeshkian si è rivolto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove ha affermato che Teheran si oppone all'aggressione nella regione. «Cerchiamo la pace per tutti e non abbiamo alcuna intenzione di entrare in conflitto con nessun paese. L'Iran si oppone alla guerra e sottolinea la necessità di una cessazione immediata del conflitto militare in Ucraina», ha affermato Pezeshkian. Secondo Behnam Ben Taleblu , Senior Fellow della Foundation for Defense of Democracies (FDD) «La volontà dell'Iran di fungere da ponte tra gli Houthi e la Russia è la prova concreta che Teheran sta gestendo un espresso terroristico transnazionale. Se gli Houthi fossero in grado di impiegare missili da crociera supersonici antinave russi insieme ai droni e ai missili balistici antinave che stanno già lanciando, ciò metterebbe la loro minaccia marittima al traffico del Mar Rosso»

Sempre piu’ forte la collaborazione militare tra Russia e Iran

La possibile consegna di missili antinave da parte della Russia ai ribelli Huthi si inserisce nel contesto di una crescente cooperazione tra Mosca e Teheran. Questo dimostra anche un costante impegno dell'Iran nel destabilizzare il Medio Oriente, in collaborazione con altri paesi esterni alla regione. Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel 2022, l'Iran ha fornito migliaia di droni a Mosca, cercando in cambio tecnologie militari avanzate. Russia e Iran stanno inoltre scambiando informazioni d'intelligence e ostacolando le forze statunitensi in Siria, come parte di un piano comune per estromettere gli Stati Uniti dalla regione. Nell'aprile del 2024, Sergei Shoigu, all'epoca ministro della difesa russo, ha incontrato il suo omologo iraniano, Gharaei Ashtiani, durante un vertice della Shanghai Cooperation Organization in Kazakistan, per discutere il rafforzamento dei legami di sicurezza. Shoigu ha sottolineato un significativo incremento dei contatti militari tra Teheran e Mosca.

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, ha confermato lo scorso 10 settembre che l'Iran ha iniziato a fornire missili balistici a corto raggio Fath-360 alla Russia per l'impiego in Ucraina. Durante una conferenza stampa con il Segretario degli Esteri britannico David Lammy, Blinken ha dichiarato: «La Russia ha ricevuto queste armi e probabilmente le utilizzerà nelle prossime settimane in Ucraina contro le forze ucraine» poi ha aggiunto che tali missili, con un raggio massimo di 75 miglia, «permetteranno alla Russia di ampliare l'impiego del proprio arsenale su obiettivi più distanti dal fronte, riservando i nuovi missili iraniani per bersagli a distanza ravvicinata». Le forze Huthi hanno preso di mira più volte navi nel Mar Rosso e obiettivi in Israele. Il 15 settembre, un missile lanciato dai terroristi yemeniti contro il centro di Israele ha fatto scattare le sirene in diverse aree, spargendo detriti nella regione centrale del paese e provocando un incendio. L'esercito israeliano ha successivamente confermato che i propri sistemi di difesa aerea hanno intercettato il missile, che si è frammentato senza essere completamente distrutto. Dopo questo attacco, gli Huthi hanno minacciato ulteriori azioni contro Israele che presto farà avere la sua risposta ai terroristi yemeniti. Infine, stamattina l'ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito le voci su un possibile accordo di cessate il fuoco tra Israele e il gruppo terroristico Hezbollah. «Le notizie riguardanti un cessate il fuoco sono false. Si tratta di una proposta franco-americana alla quale il Primo Ministro non ha neppure risposto. I rapporti su un ordine di ridurre i combattimenti nel nord sono l'esatto contrario della realtà. Il Primo Ministro ha dato istruzioni all'IDF di proseguire le operazioni militari con piena intensità, seguendo i piani che gli sono stati sottoposti. Inoltre, le operazioni a Gaza proseguiranno finché tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti».

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