Furia jihadista su Mar Elian, monastero restaurato da padre Dall'Oglio
Redazione Panorama
Militanti dell'Isis hanno distrutto nelle scorse ore il monastero cattolico di Mar Elian a Qaryqatayn, vicino a Homs in Siria, costruito nel quinto secolo dopo Cristo. La stessa Isis ha diffuso un video con i bulldozer al lavoro tra le rovine.
Il monastero era stato restaurato solo una decina di anni fa in un'iniziativa alla quale aveva partecipato Padre Paolo Dall'Oglio, il gesuita romano rapito dallo Stato islamico a Raqqa due anni fa. Lo ricordano oggi attivisti siriani, sottolineando che il monastero di Mar Elian è legato a quello di Mar Musa, dove è attiva una comunità un tempo guidata da Padre Dall'Oglio. Nel maggio scorso il priore di Mar Elian, Jacques Murad, era stato rapito da un gruppo di uomini armati e a volto coperto che erano entrati nel monastero. Ma è stato solo il 7 agosto scorso che i miliziani dello Stato islamico hanno conquistato Al Qaryatain, dove è situato il monastero, sequestrando 230 civili tra cui "decine di cristiani", secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus).
La profanazione
Nel video - in realtà una serie di fotografie in successione - si vede innanzi tutto la profanazione della chiesa, seguita dalla riesumazione dei resti di Sant'Elian - ucciso dai romani nel 285 - a cui il monastero era dedicato, e quindi la distruzione dello storico complesso, situato nel deserto siriano. Il monastero, considerato uno dei centri cattolici più importanti della Siria, era stato ricostruito in diverse riprese nel corso dei secoli e accoglieva ogni anno il 9 settembre in occasione della festa del santo, migliaia di pellegrini.
L'accoglienza dei pellegrini
Con l'arrivo della guerra civile, Mar Elian aveva accolto e protetto migliaia di profughi, cristiani e musulmani. "Costruiamo per servire i poveri, per insegnare ai bambini musulmani e cristiani, affinche' non muoia la speranza, vogliamo rimanere un segno di speranza per il resto della parrocchia e per tutti gli altri", aveva detto padre Mourad, in occasione di un'iniziativa per i bimbi, organizzata in collaborazione con la comunità islamica.