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August 19 2016
Isis all'attacco sul suolo russo: con un comunicato prima, e con un video due ore dopo, lo Stato islamico rivendica l'assalto condotto ieri da due suoi "combattenti" armati di pistole e accette in una stazione di polizia stradale a Sholkovo, vicino Mosca. È la prima volta che la macchina della propaganda del "Califfo" Abu Bakr al Baghdadi rivendica un attacco in Russia, identificata più volte come un obiettivo dei jihadisti, in particolare da quando Mosca ha intensificato i suoi raid aerei anti-Isis in Siria.
Nel filmato, riferisce via Twitter Rita Katz, direttrice del Site che monitora l'attività jihadista online, i due attaccanti, poi uccisi nello scontro a fuoco con gli agenti, avanzano minacce esplicite, parlando in russo: "Questo è solo l'inizio, e molto altro vi sarà inflitto", dice uno dei due, esortando altri jihadisti a "scegliere questo percorso".
1)#ISIS Amaq claim of attack on policestation near #Moscow w/axes guns marks 1st such claim by the group in #Russiahttps://t.co/lKAGMcizFe
Rita Katz (@Rita_Katz) 18 agosto 2016
Come si può vedere nelle immagini, uno dei due ceceni indossa una tuta da ginnastica rosso scuro, col cappuccio sulla testa. L'altro, un poco più indietro, indossa a sua volta una tuta da ginnastica blu. Sono entrambi molto giovani, con appena un accenno di barba. All'inizio del filmato - diffuso dall'agenzia Amaq dell'Isis - i due terroristi giurano fedeltà allo Stato islamico e precisano di avere "intrapreso la via della jihad su ordine del nostro emiro".
2) Attack in #Russia not surprising. #Russia has in the past and as of late been a universally accepted target amongst jihadists.
Rita Katz (@Rita_Katz) 18 agosto 2016
3) Video of the #Moscow attackers speak in #Russian ,pledged to #ISIS adding: "we took the path of jihad with the command from our amir
Rita Katz (@Rita_Katz) 18 agosto 2016
Nell'assalto alla stazione di polizia sono rimasti feriti due agenti, uno dei quali versa in gravi condizioni. Secondo quanto riferito dal quotidiano Kommersant, gli aggressori erano Usman Murdalov, di 21 anni, e Sulim Israilov, di 18 anni, entrambi ceceni. I loro documenti d'identità sarebbero stati trovati nelle loro borse dagli investigatori dopo la sparatoria assieme alla ricevuta per l'acquisto delle due accette, avvenuto 20 minuti prima dell'attacco.
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Nel primo pomeriggio di ieri, la portavoce del ministero dell'Interno, Irina Volk, aveva invece affermato che, "stando a dati preliminari", i due assalitori "provenivano dall'Asia centrale". Secondo la ricostruzione della vicenda riferita dalle autorità, "uno degli assalitori è stato ucciso subito, mentre l'altro ha opposto resistenza con le armi e poi ha cercato di fuggire, un ispettore di polizia ferito nell'attacco ha iniziato a inseguirlo e lo ha ucciso". Al momento, Mosca non ha commentato la rivendicazione, mentre Rita Katz afferma che il video diffuso da Amaq indica che i due terroristi hanno avuto contatti con l'Isis, per quanto non sembra che l'azione sia stata coordinata dal Califfato. (ANSA)