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Isis, così guadagna con il traffico di esseri umani

“Il traffico di esseri umani è per i terroristi dell’Isis presenti nel Nord Africa, una delle fonti di finanziamento più importante. Non a caso, proprio in Libia, i terroristi hanno stretto accordi con i gruppi criminali tradizionali che gestiscono i flussi migratori”.

Gianluca Ansalone, esperto di intelligence e strategie internazionali ha spiegato a Panorama.it come i terroristi riescono a gestire e a trarre profitto dal business degli esseri umani. Una risorsa economica fortissima che permette loro l’acquisto di armi, la pianificazione di nuovi attentati e l’addestramento delle reclute.

I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015


I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
I soccorsi ai migranti naufragati sulle coste di Rodi, in Grecia. 20aprile 2015
Volontari e forze dell'ordine maltesi nel porto di La Valletta a Malta, 20 aprile 2015. ANSA/Karl Stagno Navarra
Volontari e forze dell'ordine maltesi nel porto di La Valletta a Malta, 20 aprile 2015. ANSA/Karl Stagno Navarra
Volontari e forze dell'ordine maltesi portano a terra le prime salme da una imbarcazione nel porto di La Valletta a Malta, 20 aprile 2015. ANSA/Karl Stagno Navarra
Volontari e forze dell'ordine maltesi nel porto di La Valletta a Malta, 20 aprile 2015. ANSA/Karl Stagno Navarra
Volontari e forze dell'ordine maltesi nel porto di La Valletta a Malta, 20 aprile 2015. ANSA/Karl Stagno Navarra
Volontari e forze dell'ordine maltesi portano a terra le prime salme da una imbarcazione nel porto di La Valletta a Malta, 20 aprile 2015. ANSA/Karl Stagno Navarra
Matthew Mirabelli/AFP/Getty Images
La salma di una delle vittime del naufragio nel Meditterraneo viene sbarcata dalla nave Bruno Gregoretti nel porto di Malta, 20 aprile 2015
Matthew Mirabelli/AFP/Getty Images
La salma di una delle vittime del naufragio nel Meditterraneo viene sbarcata dalla nave Bruno Gregoretti nel porto di Malta, 20 aprile 2015
Matthew Mirabelli/AFP/Getty Images
La salma di una delle vittime del naufragio nel Meditterraneo viene sbarcata dalla nave Bruno Gregoretti nel porto di Malta, 20 aprile 2015
Matthew Mirabelli/AFP/Getty Images
La salma di una delle vittime del naufragio nel Meditterraneo viene sbarcata dalla nave Bruno Gregoretti nel porto di Malta, 20 aprile 2015
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Alcuni sopravvissuti al naufragio nel Mediterraneo, imbarcati sulla nave della Marina italiana Bruno Gregoretti
Matthew Mirabelli/AFP/Getty Images
La salma di una delle vittime del naufragio nel Meditterraneo viene sbarcata dalla nave Bruno Gregoretti nel porto di Malta, 20 aprile 2015
La salma di una delle vittime del naufragio nel Meditterraneo viene sbarcata dalla nave Bruno Gregoretti nel porto di Malta, 20 aprile 2015 (Matthew Mirabelli/AFP/Getty Images)
Matthew Mirabelli/AFP/Getty Images
La salma di una delle vittime del naufragio nel Meditterraneo viene sbarcata dalla nave Bruno Gregoretti nel porto di Malta, 20 aprile 2015
ANSA/GUARDIA DI FINANZA
Un fermo immagine contenuto in un video diffuso dalla Guardia di Finanza relativo ai soccorsi in corso nel Canale di Sicilia, 19 aprile 2015.
Le prime immagini dei soccorsi tratte da un video della Guardia Costeria
Le prime immagini dei soccorsi tratte da un video della Guardia Costeria
Le prime immagini dei soccorsi tratte da un video della Guardia Costeria
Le prime immagini dei soccorsi tratte da un video della Guardia Costeria
Le prime immagini dei soccorsi tratte da un video della Guardia Costeria
Le prime immagini dei soccorsi tratte da un video della Guardia Costeria


“I gruppi criminali tradizionali ormai specializzati nel traffico di persone organizzano i trasferimenti dei migranti attraverso le zone desertiche del Sahara non controllate dalle forze di polizia, dai Paesi del Corno d’Africa fino ai territori che si affacciano sul Mediterraneo. Una volta raggiunta la Libia entrano in contatto con gruppi tribali, signori della guerra e terroristi che “gestiscono” quest’area dove non esiste nessun controllo istituzionale. E’ in questa terra di “nessuno” che si concretizza il business e la collaborazione tra i gruppi criminali tradizionali specializzati in tratta di vite umane e i gruppi terroristici legati all’Isis. I terroristi “concedono” l’utilizzo del territorio e quindi la sosta dei migranti in quella fascia di costa sotto il loro controllo in cambio di una parte dei soldi richiesti per la traversata. Ovviamente, considerando il numero dei migranti imbarcati ogni volta su questi barconi è facile comprendere che si stratta di un giro d’affari di milioni di dollari”

Ansalone, è possibile arginare questi sbarchi? E se sì, in che modo?
Sì, è possibile arginarli in modo deciso ma non impedirli totalmente. L’unica possibilità per arginare in modo significativo queste traversate è isolare i due governi attualmente presenti in Libia quello di Tobruk e quello di Tripoli e avviare in modo deciso sia una dialogo diplomatico che un intervento di polizia militare. Il solo intervento diplomatico, a mio avviso, non credo possa essere risolutivo.

Secondo lei basta intervenire solamente in Libia?
Ristabilire un governo per il paese libico è sicuramente il primo importante passo ma che deve accompagnarsi ad una altra strategia diplomatica e di cooperazione che deve necessariamente coinvolgere i Paesi del Corno d’Africa e Nigeria. In sostanza, per frenare significativamente questo flusso occorre ripristinare un controllo sui territori libici che oggi svolgono la funzione di “hub” per i gruppi criminali ma anche fermare le partenze dai Paesi di origine dei migranti, cercando di arginare la corruzione della polizia locale di frontiera che permette la partenza in massa di questi disperati che cercano di raggiungere l’Europa.
E’ facile immaginare il giro di denaro che vi è dietro il traffico di esseri umani. Ma per l’Isis è davvero una fonte di finanziamento così importante?
Sì, purtroppo. Secondo le Nazioni Unite, il traffico di esseri umani è ad oggi, a livello mondiale, il secondo business illegale dopo il traffico di droga.

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