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March 13 2015
"We want Paris before Rome", vogliamo Parigi prima di Roma: lo afferma, secondo la responsabile di Site Rita Katz, il portavoce dell'Isis, Abu Muhammad al-Adnan, nel nuovo audio-mesasggio pubblicato sul sito di intelligence che monitora i siti dell'estremismo islamico.
New speech from #ISIS Spokesman: We want #Paris before #Rome
Rita Katz (@Rita_Katz) 12 Marzo 2015
E subito dopo rincara la dose: "Se l'Occidente e gli Stati Uniti vogliono le roccaforti dell'Isis, l'Isis vuole Parigi, Roma e l'Andalusia, dopo aver fatto esplodere la Casa Bianca, il Big Ben e la Torre Eiffel".
Adnani: If West/ US wants #ISIS strongholds, ISIS wants #Paris, #Rome, #Andalusia after blowing up #WhiteHouse, #BigBen, #EiffelTower
Rita Katz (@Rita_Katz) 12 Marzo 2015
Al-Adnani è uno dei più stretti consiglieri del "califfo" Al Baghdadi e nel suo audio-messaggio, secondo Site, tenta attraverso la propaganda di raggiungere un duplice obiettivo.
L'Isis non arretra
È questo quello che vuole fare Al-Adnani: smentire le notizie degli ultimi giorni secondo cui l'Isis starebbe arretrando, perdendo terreno. Soprattutto in Iraq, dove la controffensiva delle truppe locali sarebbe molto vicina alla riconquista della città simbolo di Tikrit (quella originaria di Saddam Houssein). "Si tratta di report esagerati", afferma, forse anche nel tentativo di spronare i propri militanti a non cedere, e a restare uniti di fronte alle crepe che si starebbero registrando all'interno dell'Isis. Nel messaggio poi ci sono le ormai tristemente note invettive. Non solo quelle contro Parigi, Roma, Londra e Washington. Ma anche minacce a tutti gli ebrei e i cristiani del mondo.
L'alleanza con Boko Haram
Il secondo obiettivo è poi quello di confermare agli occhi del mondo l'alleanza col gruppo terroristico nigeriano di Boko Haram, lodando i suoi vertici per l'impegno preso di combattere al fianco dell'Isis. Un impegno di cui alcuni esperti occidentali non sono sicuri, continuando a lavorare per verificare la veridicita' delle dichiarazioni trapelate nei giorni scorsi dalla Nigeria.
I responsabili dello stato islamico pero' sanno benissimo quanto temuto sia in Occidente lo scenario di tutti i gruppi dell'estremismo islamico uniti per la guerra santa. A partire dall'alleanza piu' o meno in campo con molti gruppi legati ad al Qaida, dalla penisola arabica alla Libia, passando per il gruppo Khorasan che opera in Siria.