Moda
January 17 2021
Gli esperti di semiotica, attenti al linguaggio della moda, parlano di escapismo, cioè di evasione dalla realtà per tuffarsi, attraverso un simbolo, come il Barbour, in un mondo trasognato al quale non apparteniamo.
Sarebbe questo l'effetto procurato da The Crown, la serie Netflix dedicata alla storia della famiglia reale inglese, sull'immaginazione estetica dei modaioli giovani o di mezza età, sparsi per il mondo. In altre parole, noi compriamo ciò che ci immaginiamo di essere, creando così un trend che, in questo caso, coincide con l'acquisto di stivali da pioggia Hunter, cardigan in Shetland e giacche Barbour perché vogliamo tuffarci in una brughiera verdeggiante ad alto tasso di sangue blu.
Ora, affermare che l'escapismo sia una tendenza del momento è da verificare, vero è, invece, che negozi vintage e siti come Marketplace su Facebook o Subito.it contano centinaia di annunci, caricati da poco, dedicati allo stile British, soprattutto quello informale, da outdoor, da aristocratico di campagna. Bisogno di evasione? Beh, chi non ce l'ha, in questo periodo, alzi la mano.
La storia di Barbour è iniziata nel 1894 nella Market Place a South Shields. Oggi l'azienda a conduzione familiare di quinta generazione rimane nel Nord Est, con la sede centrale di Barbour a Simonside, South Shields.
Sebbene ci procuriamo prodotti da tutto il mondo, le classiche giacche in cera di Barbour sono ancora prodotte a mano nella fabbrica di Simonside,
Barbour è ora presente con negozi al dettaglio in oltre 40 paesi in tutto il mondo, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Olanda, Austria, Francia, Italia, Spagna, Argentina, Nuova Zelanda e Giappone.
Le collezioni si rivolgono a uomini, donne, bambini e ora anche ai cani! Allargandosi dalle radici countrywear di Barbour, oggi il nostro marchio di abbigliamento heritage e lifestyle produce capi d'abbigliamento progettati per un guardaroba completo. Oltre a giacche e cappotti, il guardaroba di Barbour comprende camicie, abiti, maglieria, calzature, accessori e altro ancora.
Barbour rimane fedele ai suoi valori fondamentali come azienda a conduzione familiare che sposa i valori unici della campagna britannica e porta le qualità di arguzia, grinta e glamour nei suoi capi di abbigliamento splendidamente funzionali.
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Fondato nel 1856, Hunter è un marchio tradizionale britannico di progresso, rinomato per gli iconici stivali Original. Detentore di due riconoscimenti della famiglia reale britannica conferiti da Sua Maestà la Regina e Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo, il marchio vanta una storia ricca d'innovazione e continua a creare modelli che proteggono i pionieri dalle intemperie e dai paesaggi più desolati.
Nel 2013, Alasdhair Willis è stato nominato Direttore Creativo e sono state introdotte due nuove categorie del marchio: Hunter Original e Hunter Field. Il lancio di Hunter Original si è concretizzato con quattro pionieristiche sfilate in occasione della settimana della moda di Londra dove, insieme agli stivali Original, sono state presentate nuove calzature, capi spalla e accessori.
Hunter Field è una collezione di prodotti tecnici progettati per essere performanti all'aperto, sia in ambiente rurale che urbano. All'insegna di una filosofia ispirata alla protezione dell'ambiente, all'intelligenza e alla creazione artigianale, la collezione si richiama alla tradizione del design pionieristico di Hunter per creare modelli di stivali avanzati, destinati a coloro che esigono eccellenza in qualsiasi tipo di clima e ambiente.
Sul finire degli anni Settanta, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il principe Carlo (Josh O'Connor), che a trent'anni è ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l'impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland, creando conflitti all'interno del Commonwealth. Anche se la storia d'amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.
La quarta stagione della serie scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del duca di Edimburgo, mentre Josh O'Connor è il principe Carlo, Erin Doherty è la principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del principe Andrea, Angue Imrie quelli del principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.
La moda - spesso sbeffeggiata e sottovalutata - è uno strumento fondamentale per comunicare, senza dover dire una parola, chi si è e cosa si rappresenta. Lo sa bene la monarchia che da sempre usa l’abbigliamento per fare mostrano della potenza del casato o per avvicinarsi alla gente comune.
Lyst, portale dedicato alla ricerca e all’acquisto di articoli di moda, ha stilato un report dedicato proprio alla moda dei reali e il loro ruolo in questo settore. «Negli ultimi mesi il ruolo dei reali dei grandi casati ha subito una profonda trasformazione» viene spiegato nell’analisi. «Molti cerimoniali e protocolli sono stati modificati o temporaneamente messi in pausa, e i reali, in un certo senso, hanno dovuto rivedere il loro ruolo per adattarsi ai tempi. Quello che è rimasto quasi intatto è stata la loro capacità di influenzare il consumo e le ricerche di moda».
Il primo esempio analizzato è quello del maglione giallo sfoggiato da Kate Middleton durante una video call. «Il look reale è diventato più casual con colori audaci, accessori e top più studiati, e il pubblico ha risposto con interesse alle loro scelte seguendo in massa questi eventi». Le ricerche per i maglioni di colore giallo sono infatti aumentate del 20% su Lyst di settimana in settimana dopo che la duchessa di Cambridge ne ha indossato uno in una delle sue video call ad aprile. Stessa sorte per il top a righe firmato JoosTricot, indossato quello stesso mese durante un’apparizione alla Bbc, le cui ricerche sono aumentate del 147% nella settimana successiva, mentre il brand ha visto un’impennata delle ricerche online del 472%.
Non solo Kate, ma anche la Regina Elisabetta II, dopo aver indossato un abito verde, ha “scatenato” una vera e propria mania per i completi di quel pantone con un aumento delle ricerche del 52%. Dopo il matrimonio della Principessa Beatrice di York in un abito preso in prestito proprio dalla Regina (sua nonna) le ricerche su Lyst per «abiti da sposa vintage» sono aumentate del 297%.
Per quanto riguarda la moda maschile le nuove generazioni stanno lasciando il segno e hanno iniziato a introdurre capi casual e street nel loro guardaroba. «Gli smoking si alternano a maglioni leggeri in cashmere, camicie in lino e berretti da baseball sono pezzi immancabili» si legge nel report Lyst.
Quando il Principe Harry ha indossato il suo solito berretto marrone senza logo negli ultimi mesi a Los Angeles ha portando a un aumento del 24% delle ricerche per la categoria. Stessa sorte per le camicie di lino con un +56%.
Il Principe William invece si è mostrato con svariati maglioni in cashmere durante varie video call portando a una crescita delle ricerche del 34%.