Economia
November 28 2014
L'Istat mostra un peggioramento a ottobre del tasso di disoccupazione toccando un nuovo record del 13,2%. E il 43% degli under 25 è senza lavoro. Ecco i dati nel dettaglio:
Disoccupazione
A ottobre i disoccupati , pari a 3,4 milioni, in un mese (ottobre rispetto a settembre) sono saliti di 90mila unità (+2,7%); mentre su base annua sono aumentati di 286mila unità. Ai massimi storici il tasso di disoccupazione che ha toccato a ottobre il 13,2% (un aumento del 0,3% su base mensile e di 1 punto su base annuale).
Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione giovanile è salito del 43,3%: con un aumento dello 0,6% rispetto al mese precedente. Il totale dei disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 708mila: se si guarda lìintera popolazione giovanile, come spiega l'Istat, l'incidenza dei senza lavoro è dell'11,9% (con un aumento rispetto al mese precedente di 0,1% e di 0,7% su base annuale).
L'aumento della disoccupazione sembra derivi anche dalla diminuzione dell'inattività, ovvero delle persone che non hanno nécercano un laboro (studenti o altro). Infatti il numero degli individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente (-32mila) e del 2,5% su base annua (-365mila).
Occupazione
I dati di ottobre dell'Istat, rivelano che gli occupati di ottobre sono 22,3milioni, di 55mila unità rispetto al mese precedente, mentre sono sostanzialmente stabili su base annua e in crescita nel complesso trimestrale: (+0,5%, pari a 122.000 unità in un anno), dovuto ad un nuovo aumento nel Nord (+0,4%, pari a 47.000 unità) e nel Centro (+2,1%, pari a 98.000 occupati) e al rallentamento della caduta nel Mezzogiorno (-0,4%, pari a -23.000 unità).
Persiste il calo degli occupati di 15-34 anni e dei 35-49enni (-1,6%), mentre continuano a crescere quelli con almeno 50 anni (+5,5%).
La sostanziale stabilita' dell'occupazione italiana (-6mila) si accompagna alla crescita di quella straniera (+128mila)
Secondo i dati del Ministero del lavoro, i contratti a tempo indeterminato salgono del 7%; salgono anche del 2% i rapporti di lavoro a tempo determinato che rappresentano circa il 70% dei nuovi contratti. Per i lavori a tempo indeterminato l'aumento è di circa 400mila nuovi contratti, pari cioè al 7,1% rispetto all'anno precedente.
Nel terzo trimestre di quest'anno, come spiega il dicastero guidato da Giuliano Poletti, aumentano anche i contratti di apprendistato in crescita del 3,8%.