aereo ala leonardo
(Leonardo)
Difesa e Aerospazio

L'Italia inventa l'ala d'aereo che cambia forma, da sola

Da decenni i costruttori aeronautici sognano ali che possano cambiare forma per adattarsi alle varie fasi di volo; qualcuno ha ottenuto risultati incoraggianti, ma le applicazioni finora non si erano rivelate risolutive e convenienti. Da oggi però le cose sono cambiate: ha volato a Torino Caselle il velivolo Leonardo C-27J Spartan in versione dimostratore tecnologico europeo integrato per collaudare le innovative superfici dette “morphing”, ovvero che variano la forma in volo cambiando le prestazioni del velivolo, controllate con tecnologie adattive e algoritmi di controllo digitale.

Il velivolo italiano ha ora concluso la campagna di dimostrazione tecnologica validando le soluzioni costruite a partire da un decennio fa in ambito europeo con il coordinamento di Leonardo e il coinvolgimento di un’importante filiera nazionale ed europea di oltre cento partner tra piccole e medie imprese, centri di ricerca, università e industrie. Le soluzioni progettate contribuiranno in misura significativa alla riduzione dei consumi e quindi dell’impatto ambientale dei futuri velivoli.

Leonardo ha reso disponibile il velivolo C-27J Spartan, celebre per le sue eccellenti prestazioni di volo e per le capacità multi-missione, come piattaforma per sperimentare configurazioni alari innovative dotate di particolari superfici mobili definite Innovative Wingtip e Morphing Winglet, capaci di cambiare forma durante il volo tramite sistemi digitali e tecnologia attiva e adattiva. Il movimento di queste particolari superfici avviene grazie ad avanzati attuatori elettromeccanici a controllo digitale comandati da un computer di controllo centrale che, a bordo del velivolo, le adatta in funzione al carico aerodinamico per ottimizzare l’assetto del velivolo, le prestazioni e i consumi di combustibile, nelle varie fasi del volo. In particolare, l’estremità alare è equipaggiata con parti mobili indipendenti.

“Registriamo un risultato tecnologico straordinario” ricorda Aurelio Calcedonio Boscarino, responsabile della Strategia e dell’Innovazione nella Divisione velivoli di Leonardo “ed è solo con la corsa all'innovazione che si può essere sostenibili e competitivi (…) la disponibilità dei dati sperimentali rappresenterà un asset tecnologico strategico anche per il potenziale che potrà esprimere nell’addestramento di algoritmi di intelligenza artificiale per il controllo del volo e la maturazione di futuri sistemi digitali ad elevata affidabilità e crescenti livelli di autonomia per ottimizzare le prestazioni e le caratteristiche dei futuri velivoli in ogni fase del volo, riducendo pesi, consumi di combustibile e costi nell’intero ciclo di vita”.

Tale traguardo arriva a pochi giorni da un altro obiettivo tecnologico importante previsto dal programma europeo Clean Sky 2: il dimostratore della nuova fusoliera Pax cabin demonstrator (Pcd). Infatti, il 10 gennaio scorso, il dimostratore in scala reale di fusoliera di velivolo regionale è stato trasferito dai Laboratori Grandi Strutture di Leonardo, a Pomigliano d’Arco, al Fraunhofer Institut, a Valley, in Germania. L’obiettivo di questo sviluppo tecnologico è migliorare il comfort a bordo attraverso soluzioni innovative di condizionamento ambientale e componenti di cabina, quali servizi di bordo e sedili. Dopo i test su vibrazioni e acustica eseguiti con successo nei laboratori di Leonardo, la dimostrazione si completerà sotto la direzione dell’azienda presso il Centro di ricerca tedesco con i test di comfort. Le attività sono state cofinanziate dall’Unione europea nel contesto del programma Horizon 2020 e concorrono a maturare le tecnologie necessarie per lo sviluppo della futura generazione di velivoli a ridotte emissioni, elemento essenziale per concretizzare l’impegno di conseguire la neutralità climatica del trasporto aereo entro il 2050.

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