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November 28 2021
Una piattaforma per celebrare l'eccellenza del design italiano in Cina: dal 26 al 28 novembre alla galleria ZiWu Modern Art Base di Shanghai è andata in scena la sesta edizione di Italian Design Icons, manifestazione ideata da D'Andrea & Partners (DP)Group e organizzata da Eastant Communication & Events, con la presenza di una ricca collezione di brand italiani di fama mondiale. Ne abbiamo parlato con l'avvocato Carlo D'Andrea, managing director di DP Group
Cosa rappresenta la rassegna IDI a Shanghai per le imprese italiane del design?
«La sesta edizione di IDI a Shanghai rappresenta per queste realtà un punto di incontro con il pubblico cinese: la rassegna è una vetrina per mettere in luce in particolare le eccellenze italiane della meccanica, famose e riconosciute in tutto il mondo, agli occhi dei consumatori cinesi, che al giorno d'oggi rappresentano una fetta importante dei clienti su scala globale dei nostri brand più iconici. Grazie anche al patrocinio del Consolato Generale d'Italia a Shanghai e di Italian Trade Agency puntiamo quindi a creare un evento che abbia un significativo impatto sul posizionamento delle realtà italiane sul mercato cinese».
Quali sono le vostre aspettative per questa edizione?
«Le nostre aspettative sono di offrire un supporto concreto ai nostri brand nella presentazione di una curata selezione dei loro prodotti. Grazie alla rassegna 13 icone del design italiano, tra cui Casappa, Ducati, Itema, Maserati, e Pirelli, hanno scelto IDI per esporre i loro prodotti più innovativi, dando modo al pubblico cinese di conoscere l'altissima qualità in termini di innovazione, design e materiali che le contraddistingue a livello globale».
Il mercato cinese è estremamente importante per le aziende italiane. In che modo una fiera come IDI può aiutare il made in Italy a consolidare ulteriormente la sua posizione all'estero?
«La Cina rappresenta un mercato di grandi opportunità per le aziende italiane. Tramite IDI vogliamo aiutare le realtà del nostro Paese e a consolidarsi sul mercato cinese non solo a livello commerciale, come succede durante le fiere di stampo tradizionale, ma soprattutto a livello culturale, dando un'attenzione speciale al design dei prodotti, sia quelli industriali che quelli più conosciuti a livello B2C. IDI si propone quindi di creare una connessione tra i nostri brand e il consumatore cinese che vada oltre i rapporti tradizionali, permettendo di enfatizzare la storia, i valori chiave e i processi innovativi che contraddistinguono i marchi che partecipano a IDI. Comau, Gruppo Cimbali, iGuzzini, RadiciGroup e UFI Filters Sofima hanno infatti presentato prodotti interattivi e innovativi che hanno portato l'audience a toccare letteralmente con mano il design made in Italy».
Quali sono i punti di forza che la presenza in Cina offre alle aziende delle eccellenze italiane?
«I consumatori cinesi sono sempre più attratti da prodotti di elevata qualità e dal design caratteristico, e di conseguenza le aziende italiane hanno la possibilità di guadagnare fette di mercato importanti nel Paese, grazie anche all'ottima reputazione di cui godono per la riconosciuta qualità dei prodotti made in Italy. Considerando che si tratta di un mercato composto da quasi un miliardo e mezzo di persone, con una classe media che vede il suo potere di acquisto in continua crescita, la Cina gioca un ruolo importantissimo per lo sviluppo internazionale delle aziende italiane. Per esempio, società come Fincantieri, grazie alla recente collaborazione con CSSC (China State Shipbuilding Corporation), hanno già coinvolto le piccole e medie imprese italiane nel ruolo di fornitori sulla costruzione della prima nave da crociera realizzata per il mercato cinese».
Quali sono le prospettive per il prossimi mesi?
«Nonostante la pandemia, il mercato cinese rimane un punto di riferimento importante per le realtà produttive italiane. Con IDI, soprattutto in questo momento, cerchiamo di avvicinare le aziende del nostro Paese al mercato cinese con diversi strumenti. Durante questa edizione abbiamo infatti presentato la nostra ultima guida pratica dedicata all'e-commerce in Cina, che sarà presto pubblicata in italiano, per offrire uno strumento in più alle aziende italiane interessate a entrare nel mercato cinese. Siamo molto felici di aver avuto tra i partecipanti di quest'anno anche FAAM e Natuzzi e speriamo che le prossime edizioni siano ancora più ricche. Stiamo già lavorando agli appuntamenti del 2022 con IDI Shanghai e South-West, con la possibilità di raggiungere un numero maggiore di città, e sempre con l'obiettivo di mettere in primo piano le eccellenze italiane presenti in Cina».