Musica
April 29 2015
In una delle scena più famose di Quadrophenia, film basato sull’album-capolavoro degli Who, il protagonista Jimmy balla in discoteca Louie Louie, ammirando un giovanissimo Sting, che già allora attirava gli sguardi estasiati del pubblico femminile.
La voce e il riff di chitarra di quella canzone leggendaria, che molti considerano uno dei brani centrali per la nascita del rock, sono di Jack Ely, frontman dei Kingsmen, morto oggi all’età di 71 anni.
L’andamento irregolare della canzone e il cantato quasi incomprensibile fu causa di un’indagine da parte dell’FBI, che ha analizzato il testo per 31 mesi, fino a farla vietare in alcuni stati come l’Indiana.
L’Fbi ha dovuto archiviare il fascicolo perché non è riuscito a capire cosa contenesse il testo.
Ely cercò di spiegare che l’incomprensione era stata causata dal microfono guasto, circostanza che alimentò il mito della canzone, coverizzata negli anni successivi da Bruce Springsteen e dai Clash.
Il riff fu saccheggiato da un brano del caraibico Richard Berry, che ricavò ben poco da quella dolce ballata in cui un uomo in un bar raccontava le proprie pene d’amore.