Tecnologia
November 13 2024
Un dispositivo per combattere la caduta dei capelli dei pazienti sottoposti a chemioterapia e un sensore per le previsioni meteo riutilizzabile, che così ridimensiona l’enorme mole di rifiuti di plastica e scarti inquinanti generati dal processo. Sono i due progetti vincitori a livello globale del James Dyson Awards 2024, per le categorie medicina e sostenibilità. Il concorso internazionale di design rivolto a studenti universitari è giunto alla 19esima edizione e dal 2005 ha premiato più di 400 invenzioni realizzate da giovani ingegneri e scienziati in tutto il mondo.
Quest’anno le candidature hanno sfiorato i 2.000 progetti, inclusi il vincitore dell’edizione italiana. Si tratta di Iva, un passeggino pieghevole sottile e leggero che, abbinato a una zaino, riduce lo sforzo fisico e agevola gli spostamenti di chi si muove con bambini. Elementare nell’uso e facile da trasportare, Iva è stato realizzato da David Popkov durante gli studi in Ingegneria degli Autoveicoli e Design Industriale al Politecnico di Torino, dopo aver avuto l’intuizione guardando le difficoltà del suo socio alle prese con due bambini. L’idea ha convinto la giuria italiana e come premio Popkov ha ricevuto 5.800 euro per proseguire lo sviluppo dell’invenzione, tra la fase di prototipazione e la richiesta di brevetto per portare il passeggino sul mercato.
Più succoso è il riconoscimento per i due progetti vincitori, airXeed Radiosonde e Athena, i cui ideatori ottengono 35.000 euro ciascuno. Il primo arriva da Singapore ed è un'intuizione di Shane Kyi Hla Win e Danial Sufiyan Bin Shaiful, che hanno creato un sensore per le previsioni meteorologiche riutilizzabile dopo il suo ritorno a terra. Un modo per rimediare alle tonnellate di plastica generate dai palloni sonda attualmente in uso, che grazie alla sua efficacia ha primeggiato nella categoria sostenibilità. Tra i dispositivi medici, invece, è stato Athena il progetto più apprezzato, poiché ha il potenziale per cambiare uno degli aspetti preminenti dei trattamenti chemioterapici: la caduta dei capelli (problema che affligge più del 65% dei pazienti). Ispirata dalla storia di sua madre malata di cancro dal 2019, la 24enne designer irlandese Olivia Humphreys ha reinventato la tecnologia di prevenzione della caduta dei capelli con un dispositivo portatile e termoelettrico che sfrutta il raffreddamento del cuoio capelluto. Più conveniente (costa circa 1.000 euro), ugualmente efficace e capace di far risparmiare tempo ai malati rispetto agli strumenti utilizzati in ambito ospedaliero, Athena consente al paziente di avviare e terminare il processo di raffreddamento in qualsiasi luogo e momento. Così restituisce il controllo a persone alle prese con un periodo della vita complicato in cui possono controllare poche dinamiche personali.
“Il concorso è nato per incoraggiare gli studenti a risolvere problemi, ed è meraviglioso assistere a quanti progetti validi abbiamo ricevuto nel corso di quasi venti anni”, ha detto James Dyson, fondatore dell'omonima azienda di aspirapolvere, ventilatori, prodotti audio e per la cura dei capelli. L'idea di far pensare le giovani menti a come trovare soluzioni efficaci contro problemi di assoluta gravità ha generato negli anni una serie di prodotti e tecnologie in grado di migliorare la vita delle persone. Un esempio è Blue Box, il dispositivo ideato dalla 23enne Judit Giró Benet per velocizzare lo screening del tumore al seno, che con la sua invenzione si può effettuare anche in ambito domestico tramite il ricorso a un campione di urina. Il progetto ha vinto il primo premio dell’edizione 2020, anno in cui il concorso ha inaugurato un riconoscimento anche in chiave sostenibilità, ottenuto da AuREUS System Technology, un nuovo materiale ricavato dalle coltivazioni di scarto e capace di convertire la luce UV in energia rinnovabile, inventato dallo studente filippino Carvey Ehren Maigue.
Il premio organizzato da Dyson è molto legato all’attualità, come dimostra il vincitore della scorsa edizione, Golden Capsule, un dispositivo per flebo che non richiede l'uso delle mani e che sfrutta le forze elastiche e le differenze di pressione dell'aria anziché la gravità. Un modo per agevolare il lavoro dei medici in zone disastrate, che non devono tenere in mano le confezioni dei flebo durante il trasporto dei pazienti. L'invenzione è arrivata dai quattro coreani, Yujin Chae, Daeyeon Kim, Yeonghwan Shin e Yuan Bai, studenti della Hongik University di Seul, animati a trovare una soluzione dopo le oltre 55.000 vittime provocati dai terremoti in Siria e Turchia del febbraio 2023.