Chi è James Toback, il regista molestatore alla Weinstein
C'era da immaginarselo. Perché di Harvey Weinstein è pieno il mondo, e non solo quello del cinema. Le accuse di abusi sessuali ai danni del Re Mida di Hollywood hanno scoperchiato il vaso: e ora sotto la graticola c'è il regista James Toback. Sono oltre 200 le donne che denunciano molestie o tentate molestie sessuali da parte sua. E c'è pure una super vip: l'attrice Julian Moore lo accusa di aver tentato più di una volta un approccio sessuale negli anni '80.
Non molto noto in Italia, capiamo meglio chi è James Toback e di cosa è accusato.
La carriera di James Toback
72 anni, neyorcherse, James Toback è regista e sceneggiatore. È famoso soprattutto per la nomination all'Oscar conquistata per la sceneggiatura di Bugsy, nel 1991, diretto da Barry Levinson, il biopic sul gangster ebreo Benjamin Siegel.
La sua prima sceneggiatura risale però al 1974, 40.000 dollari per non morire, che fu il primo film americano diretto dal cecoslovacco Karel Reisz. Il debutto da regista è del 1978 col dramma metropolitano Rapsodia per un killer con Harvey Keitel, poi ripreso nel 2005 da Jacques Audiard che ne ha fatto il remake di successo Tutti i battiti del mio cuore.
Tra i suoi film da regista anche Per amore e per denaro del 1982 con la nostra Ornella Muti (fu un insuccesso), la commedia Ehi ci stai?(1987), prodotta da Warren Beatty, con Robert Downey Jr. al suo primo ruolo da protagonista, e il documentario filosofico che si interroga sulla vita e sull'esistenza The Big Bang (1989).
Nel 2008 ha diretto il documentario Tyson sulla vita dell'ex pugile. Recentemente lo abbiamo visto alla Mostra del cinema di Venezia, dove ha presentato fuori concorsoThe Private Life of a Modern Woman con Sienna Miller.
Le accuse a James Toback
Lo scandalo Toback è stato aperto dal Los Angeles Times, sulle cui pagine il 22 ottobre 2017oltre 30 donne hanno accusato il regista sceneggiatore di vari episodi di molestie sessuali negli ultimi decenni. Secondo il loro racconto, adescava ventenni con la promessa di farle entrare nel mondo del cinema e trasformava le audizioni in abusi sessuali, facendo domande umilianti e masturbandosi davanti a loro.
Poco dopo sono quindi diventate oltre duecento le testimonianze raccolte dal quotidiano di Los Angeles. Tra queste quella della star di Hollywood Julianne Moore, che ha raccontato di aver incontrato Toback negli anni '80 e di aver ricevuto la richiesta di un appuntamento nel suo appartamento. Il linguaggio esplicito del regista sceneggiatore la convinse a rifiutare. Un mese dopo si ripetè lo stesso tipo di approccio, e anche questa volta la Moore respinse le avances.
Dai racconti delle tante donne sembra che Toback approcciasse le ragazze in circostanze casuali, anche in strada, al parco, nei negozi, in banca, irretendole con promesse di gloria. E convincendole a presentarsi a casa sua o in qualche hotel per dei provini.
Su Twitter Asia Argento, che ha ammesso di essere stuprata da Weinstein, suona la carica a favore delle donne che ora confessano quanto subìto da Toback: "Molto orgogliosa delle mie sorelle che abbattono un altro maiale: James Toback".
So proud of my sisters for bringing down yet another pig: James Toback https://t.co/73xLVU3FVY
Asia Argento (@AsiaArgento) 22 ottobre 2017
Già nel 1989 un articolo di Spy Magazineportava alla luce i comportamenti pruriginosi di Toback, che avrebbe adescato giovani donne con la scusa di recitare in suoi film, invitandole poi ovviamente a incontri privati.
Come si difende Toback
Toback ha negato ogni suo coivolgimento. Ha obiettato di non avere incontrato le donne che lo accusano o che, se fosse stato, "era per cinque minuti", di cui non aveva "nessun ricordo".
Ha anche definito"biologicamente impossibile" un simile atteggiamento: ha spiegato che negli ultimi 22 anni, a causa del diabete e dei problemi cardiaci che lo affliggono, non avrebbe potuto avere la condotta che gli viene imputata.
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