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Musica

Jay Z: sfida a Spotify con Tidal

C’erano una volta i rapper “brutti, sporchi e cattivi”, vestiti in modo pacchiano con abiti sportivi oversize e catene d’oro, che dividevano il loro tempo tra palco, studio di registrazione e prigione. Cartoline da un passato ormai lontano.

Oggi il rap è un'industria fiorente e i suoi interpreti più famosi sono ormai abili imprenditori, di se stessi e non solo.

L’autorevole Forbes ha classificato Jay-Z al secondo posto tra i cantanti più ricchi del mondo, con un patrimonio personale di circa 504 milioni di dollari.

Shawn Carter potrebbe incrementare questa cifra da capogiro con la sua ultima avventura imprenditoriale, l’acquisto integrale della piattaforma digitale Tidal.

Quest’ultima, lanciata a ottobre, sta facendo tremare i colossi dello streaming Spotify, Deezer e Google Play per la sua innovativa offerta mensile ad alta fedeltà che permette, ad un costo di 19,99 dollari al mese( il doppio dei rivali) di avere accesso a 25 milioni di brani a una qualità pari, se non superiore a quella del cd, oltre a 75 mila videoclip, recensioni e interviste curate da esperti del settore

Ieri si sono ritrovate a New York, in occasione del lancio del servizio, numerose star, tra cui Madonna, Rihanna, Beyoncé, Chris Martin, Kanye West, Daft Punk, Nicki Minaj e Alicia Keys, che hanno annunciato l'ingresso in Tidal.

Un'iniziativa per fare pressione nei confronti delle case discografiche affinchè forniscano i nuovi brani una settimana prima dei servizi concorrenti, ma soprattutto un modo per redistribuire in modo più equo i ricchi ricavi dello streaming, che vanno in minima parte agli artisti.

La partita del futuro della musica, con la crisi verticale del cd e le piccole quote di mercato del vinile, si gioca tutta nell'affollato campo dello streaming.

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