Jennifer Garner: "C'era una volta una famiglia felice"
Barbara Massaro
Per 10 anni sono stati l'emblema della famigliola felice e serena d'America. Rappresentavano l'idillio vip tutto casa e set; poi qualcosa si è rotto e il matrimonio tra Ben Affleck e Jennifer Garner è finito proprio all'indomani del decimo anniversario di matrimonio.
Dopo un anno da quell'addio a sorpresa Jennifer Garner apre per la prima volta il suo cuore a Vanity Fair e spiega cosa abbia significato per lei essere la Signora Affleck. "Era un matrimonio vero - ha spiegato - Non una messinscena per i fotografi. E per me era importantissimo farlo funzionare. Ma non è andata così".
A lungo si era mormorato di una relazione tra Ben e la tata dei tre figli della coppia, Violet, Seraphina e Sam 10, 7 e 4 anni, e si era detto che quella fosse la ragione della rottura.
A quanto pare, però, non è stata la baby sitter la causa dell'addio. "La prima volta che ho sentito nominare la tata - ha aggiunto l'attrice - eravamo separati già da mesi. Nella decisione di divorziare lei non ha avuto alcun peso. Non era fra i fattori in gioco. Ha sbagliato? Certo. Per i bambini non è bello che lei sparisca dalla loro vita. E io ho dovuto spiegar loro il significato della parola scandalo".
Insomma la scappatella c'è stata, ma ormai le pecore erano scappate ed era comunque inutile chiudere il recinto.
Ad unirli restano i tre figli e la certezza di essere gli unici responsabili della fine del loro matrimonio. "Per superare questa situazione, dobbiamo continuare ad aiutarci - ha ammesso Jen - Ben rimane l'unica persona che sa tutta la verità. E io sono ancora l’unica che conosce alcune delle sue verità".
Vivere all'ombra di un uomo come Affleck con i suoi alti e bassi professionali, con l'Oscar e i film sbagliati, con gli scandali e le scappatelle non è stato facile, ma Jennifer è comunque contenta di aver fatto un pezzo di strada con lui. Superare il divorzio non è facile e di giorni bui ce ne sono stati e ce ne saranno tanti, ma la Garner guarda al futuro con ottimismo e, a Vanity Fair, confessa: "Lo sa cosa non vedo l'ora che succeda? Non vedo l'ora di superare la fase del compatimento. Ritrovare il senso dell’umorismo"