John F. Kennedy: 100 anni nasceva il 35° presidente USA - Foto

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1919. John F. Kennedy con il fratello maggiore, il primogenito Joseph P. Kennedy Jr. a Brookline, in Massachusetts.
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Un giovanissimo John F. Kennedy con un cane a Hyannis Port, in Massachusetts nel 1925.
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1925. John F. Kennedy all'età di otto anni.
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1935 circa. John Fitzgerald Kennedy con i compagni della squadra di nuoto di Harvard (terzo da sinistra in seconda fila).
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1937. John F. Kennedy nel giorno della laurea con lode ad Harvard, con una tesi sulla partecipazione della Gran Bretagna all'accordo di Monaco.
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2 luglio 1938. John F. Kennedy con il padre Joseph P. Kennedy e il fratello maggiore Joseph P. Kennedy Jr.
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3 settembre 1939. I fratelli Joseph P. Kennedy Jr., Kathleen Kennedy e John F. Kennedy, arrivano alla House of Parliament per ascoltare l'annuncio con cui il Primo Ministro Chamberlain dichiara guerra alla Germania di Hitler.
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Maggio 1942. John F. Kennedy e suo fratello Ensign Joseph P. Kennedy nell'uniforme della Marina.
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1943. Il luogotenente John F Kennedy (sulla destra) con i commilitoni sulle Isole Salomone durante la Seconda Guerra Mondiale.
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1943. John F. Kennedy a bordo della motosilurante da pattugliamento PT-109 inel Pacifico meridionale, durante la Seconda Guerra Mondiale.
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12 settembre 1953. John F. Kennedy e Jacqueline Bouvier tagliano la loro torta nuzuale presso la Hammersmith Farm a Newport, Rhode Island, USA.
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1959. John F. Kennedy bacia la figlia Caroline, a Washington
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1960. John F Kennedy con la moglie Jacqueline durante il battesimo del loro primogenito, John F. Kennedy Jr. a Washington.

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 John Kennedy e la moglie Jacqueline durante un comizio elettorale nel 1960


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5 gennaio 1960. Un ritratto di John F. Kennedy, senatore del Massachussets.
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20 gennaio 1961. Il presidente della Corte suprema, Earl Warren, amministra il giuramentodel presidente degli Stati Uniti durante la cerimonia di insediamento di John F. Kennedy in Campidoglio, a Washington DC.
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20 gennaio 1961. Il presidente John Fitzgerald Kennedy con moglie Jacqueline arrivano al National Guard Armory a Washington, nel giorno dell'insediamento alla Casa Bianca.
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20 gennaio 1961. John F. Kennedy pronuncia il suo discorso inaugurale da 35° Presidente degli Stati Uniti a Washington, DC, USA.
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23 marzo 1961. John F. Kennedy durante una conferenza stampa su un'incursione comunista in Laos.
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31 agosto 1961. John F. Kennedy cammina con il vicepresidente Lyndon B. Johnson sulla South Lawn alla Casa Bianca.
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12 agosto 1962. John F. Kennedy al timone dello yacht "Manitou" al largo della John's Island, nel Maine.
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23 agosto 1962. John F. Kennedy al telefono nello Studio Ovale, in collegamento con la Convention della AMVETS, l'organizzazione dei Veterani americani liberal in corso a New York City.
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10 ottobre 1962. John F. Kennedy con i figli John Kennedy Jr. e Caroline Kennedy nello Studio ovale alla Casa Bianca.
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23 ottobre 1962. John F. Kennedy firma il blocco navale di Cuba, chiedendo contemporaneamente lo smantellamento delle basi missilistiche, nello Studio Ovale alla Casa Bianca.
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20 novembre 1962. John F. Kennedy risponde alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa nell'Auditorium del Dipartimento di Stato a Washington, DC, USA.
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29 dicembre 1962. A Miami, in Florida, John F. Kennedy osserva la bandiera della Brigada Asalto 2506 impegnata nell'operazione della Baia dei Porci, a Miami, in Florida, USA.
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14 gennaio 1963. John F. Kennedy pronuncia il suo discorso sullo Stato dell'Unione di fronte al Congresso a Washington, DC, USA.
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28 marzo 1963. John F. Kennedy con i figli John Jr. e Caroline Kennedy alla Casa Bianca.
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26 giugno 1963. Il presidente Kennedy poco prima del famoso discorso ai berlinesi.
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26 giugno 1963. John F. Kennedy pronuncia il suo celebre discorso di fronte ai cittadini di Berlino Ovest, nella piazza del municipio di Schöneberg.
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2 luglio 1963. John F. Kennedy, ricevuto in udienza dal neo pontefice Paolo VIin Vaticano.
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25 agosto 1963. John F. Kennedy (con la figlia Caroline Kennedy a bordo della "Honey Fitz" al largo di Hyannis Port, Massachusetts, USA.
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25 agosto 1963. John F. Kennedy con la First Lady Jacqueline Kennedy e la figlia Caroline Kennedy a bordo della "Honey Fitz" al largo di Hyannis Port, Massachusetts, USA.
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28 agosto 1963. John F. Kennedy con i fratelli Robert F. Kennedy e Edward M. Kennedy alla Casa Bianca, a Washington, DC, USA.
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28 agosto 1963. John F. Kennedy durante un incontro con i leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani nello Studio Ovale a Washington, DC, USA.
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10 ottobre 1963. John F. Kennedy con il figlio John Kennedy Jr. alla Casa BIanca a Washington, DC, USA.
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15 ottobre 1963. John Kennedy Jr. gioca nello Studio Ovale della Casa Bianca a Washington, DC, USA.
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1963. John F. Kennedy con il figlio John Kennedy Jr. sulla spiaggia di Newport, Rhode Island.
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22 novembre 1963. John F. Kennedy e la First Lady Jacqueline Kennedy al loro arrivo all'aeroporto Love Field di Dallas, in Texas, USA, il giorno dell'assassinio del 25° Presidente degli Stati Uniti.
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22 novembre 1963. John F. Kennedy e la First Lady Jacqueline Kennedy al loro arrivo all'aeroporto Love Field di Dallas, in Texas, USA, il giorno dell'assassinio del 25° Presidente degli Stati Uniti.
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22 novembre 1963. John F. Kennedy in mezzo alla folla a Fort Worth, in Texas, dove pronunciò il suo ultimo discorso prima di essere assassinato.
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22 novembre 1963. John F Kennedy con la moglie Jackie Kennedy sull'auto presidenziale lungo le strade di Dallas, poco prima del suo assassinio.
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22 novembre 1963. John F Kennedy con la moglie Jackie Kennedy sull'auto presidenziale lungo le strade di Dallas, poco prima del suo assassinio.
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23 novembre 1963. La bandiera statunitense bardata a lutto sul feretro del presidente John F. Kennedy alla Casa Bianca a Washington, DC, USA.
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25 novembre 1963. Il feretro di John F. Kennedy lascia la Casa Bianca, nel giorno dei suoi funerali.
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25 novembre 1963. La famiglia e capi di Stato da tutto il mondo al cimitero nazionale di Arlington, in Virginia, durante i funerali del presidente John F. Kennedy.
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La famiglia Kennedy al funerale del presidente assassinato John F. Kennedy a Washington DC. Da sinistra: il senatore Edward Kennedy, Caroline Kennedy, (6 anni), Jackie Kennedy, il procuratore generale Robert Kennedy e John Kennedy (3 anni).

John Fitzgerald Kennedy, il 35º Presidente degli Stati Uniti d'America, nasceva cento anni fa, il 29 maggio 1917 a Brookline, nell'area metropolitana di Boston, in Massachusetts, secondo dei nove figli di Joseph P. Kennedy e Rose Fitzgerald, entrambi di origini irlandesi.

A un secolo dalla sua nascita, lo ricordiamo con un'ampia serie di fotografie che lo ritraggono sia nel corso della sua vita pubblica, sia nella dimensione più intima della famiglia, nei ruoli di figlio, fratello, marito e padre.

Il più giovane Presidente eletto
Nominato il 13 luglio 1960 a candidato alla presidenza per il Partito Democratico, ha la meglio sul repubblicano Richard Nixon. La loro sfida elettorale si chiude sul filo di lana, con uno scarto di 120.000 voti a livello nazionale (49.7% contro 49.2%, 303 Grandi elettori contro 210). 

A quarantatré anni Kennedy diventa il più giovane Presidente eletto della storia USA, nonché il primo cattolico a ricoprire quell'incarico e, nelle parole di Ted Sorensen, suo consigliere e amico, "il primo a non negoziare mai sotto la pressione della paura, ma senza mai avere paura di negoziare".

La Nuova Frontiera
Gli Stati Uniti d'America che lo scelgono come leader erano un Paese ancora immerso nel ricordo della Grande Depressione e segnato dalle cicatrici della Seconda guerra mondiale. Della generazione che aveva fatto e vinto il conflitto, Kennedy era pienamente parte, avendovi combattuto - arruolatosi volontario, fu congedato con onore per le sue imprese belliche nel Pacifico - e avendo perso il fratello maggiore, Joe Jr. Kennedy, combattente nei cieli d'Inghilterra. 

A scegliere Kennedy è quella parte del Paese desiderosa di una svolta, che portasse a maturazione il New Deal rooseveltiano, trovasse la via della coesistenza con il blocco sovietico e si aprisse al futuro, anche attraverso l'esplorazione di immensità ancora ignote: gli spazi siderali e la Luna.

Richiamandosi ai pionieri americani che si diressero verso il West ancorada esplorare, spostando i confini degli Stati Uniti, nel suo discorso di accettazione della candidatura Kennedy propone la formula della "Nuova Frontiera", tratteggiando i nuovi traguardi all'orizzonte della democrazia americana: la lotta alla disoccupazione, il miglioramento del sistema educativo e di quello sanitario, la tutela degli anziani e dei più deboli e, in politica estera, l'intervento economico in favore dei Paesi poveri. 

Il mito, l'assassinio e le sue ombre
Eroe di guerra, bello, giovane, idealista, grande oratore, di famiglia benestante e prestigiosa, Kennedy arriva alla Casa Bianca con tutte le caratteristiche per poter entrare nel mito.

La sua breve presidenza è segnata da eventi molto rilevanti: dalla crisi di Berlino con la costruzione del Muro (1961) alla corsa alla Luna e alla conquista dello spazio; dall'invasione di Cuba e dal progetto segreto per abbattere il regime di Castro con lo sbarco nella Baia dei Porci, alla seguente crisi dei missili di Cuba, di prodromi della guerra del Vietnam all'irrompere nella scena pubblica del movimento per i diritti civili degli afroamericani

Le sue criticate scelte in politica estera, che portarono il mondo della Guerra fredda più vicino che mai alla catasfrofe atomica, non gli impediscono di entrare nella "leggenda", anche in virtù delle tragiche circostanze della sua morte.

I
nsediatosi alla Casa Bianca il 20 gennaio 1961, la sua breve presidenza sarà infatti tragicamente interrotta il 22 novembre 1963 a Dallas, quando le pallottole di Lee Harvey Oswald lo raggiungono mentre con la moglie Jacqueline si sta muovendo a bordo di un'auto per le strade della città. Un omicidio avvenuto in circostanze mai del tutto chiarite, oggetto di depistaggi e teorie del complotto. Gli subentrerà il vicepresidente Lyndon B. Johnson. 

Un grande oratore
Vincitore nel 1957 di un premio Pulitzer per il libro-inchiesta Profiles in Courage dedicato alle biografie di otto senatori statunitensi di entrambi i partiti che avevano rischiatono le loro carriere per non rinnegare i propri ideali, Kennedy era abilissimo nell'uso delle parole, sia nella forma scritta sia in quella parlata. 

Molti dei suoi discorsi pubblici sono entrati nella memoria collettiva. Su tutti, il suo discorso d'insediamento, con cui formulò al contempo una chiamata al dovere di ciascun cittadino, un modello di impegno civile, una promessa di aiuto e un'assunzione di leadership del mondo occidentale: "Non chiedetevi cosa possa fare il vostro Paese per voi, ma cosa potete fare voi per il vostro Paese" ne è la frase più celebre. 

Ich bin ein Berliner
Altro discorso memorabile della sua presidenza è quello pronunciato il 26 giugno 1963 di fronte ai cittadini di Berlino Ovest. Nella piazza del municipio di Schöneberg, al fianco di un giovanissimo Willy Brandt, Kennedy afferma: "C'è chi dice che il comunismo è il futuro. Bene, lo venga a dire a Berlino. C’è chi dice che il comunismo ha i suoi difetti, ma ha fatto molto per l'uomo. Venga a Berlino e giudichi da solo. Le democrazie hanno i loro limiti, a noi non abbiamo mai dovuto costruire un muro per impedire che la gente scappasse da noi".

In conclusione, la frase che davvero ha fatto storia, rimanendo scolpita anche nelle menti delle generazioni successive: "Duemila anni fa il più grande vanto era 'Civis Romanus sum'. Oggi, nel mondo dei liberi, il più grande vanto è poter dire 'Ich bin ein Berliner' (Sono un berlinese)", accolta da un applauso scrosciante da parte della folla presente. 

Le celebrazioni
Un numero speciale della rivista Time festeggia il centenario della nascita di JFK, insieme a numerose mostre, libri, conferenze e dibattiti, all'emissione di un francobollo commemorativo da parte delle Poste Usa e perfino a una serie di partite di touchfootball, lo sport preferito del clan dei Kennedy, che lo praticava sui prati di Hyannis Port.

Tra le diverse mostre programmate nell'ambito delle celebrazioni, c'è quella all'American Art Museum dello Smithsonian, incentrata sul potere dell'iconografia kennedyana e intitolata American Visionary: John F. Kennedy's Life and Times.

O, ancora, l'esposizione alla Presidential Library di Boston a lui intitolata, che propone al pubblico oggetti personali dell'infanzia dell'ex presidente accanto ad altri degli anni trascorsi alla Casa Bianca, oltre a rivelare dettagli poco noti della sua vita, come ad esempio di quanto al liceo fosse la disperazione dei professori. Negli anni in cui era studente nel prestigioso collegio Choate Rosemary Hall, in Connecticut, eccelleva infatti in letteratura, storia e musica, ma era considerato un burlone, bravo com'era a organizzare scherzi. 

Oltre 175 oggetti, foto e materiale autografato o comunque legato a uno dei presidenti più amati della storia americana sono intanto all'asta fino al 18 maggio sul sito dalla RR Auction. Gli oggetti in vendita sono legati ai primi anni di JFK, alla sua carriera politica, ai suoi mille giorni alla Casa Bianca, ma anche al matrimonio con Jackie.

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