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April 20 2019
Con la conquista dell'ottavo scudetto consecutivo prima di Pasqua, la Juventusnon ha solo eguagliato un record di precocità e aggiornato quello di durata (entrambi difficilmente superabili in futuro), ma ha confermato un dominio sul calcio italiano che dura dal 2011 e che ha proporzioni spaventose.
In meno di un decennio il club di Agnelli ha azzerato gli effetti di Calciopoli e sovvertito tutti i rapporti di forza, anche numerici. Anzi, la Juventus ha fatto qualcosa di ancora più grande se si considera la serie storica post-2006 che ha previsto non solo il passaggio in Serie B con immediata risalita nella massima divisione, ma anche due stagioni tra le peggiori della storia bianconera chiuse entrambe al settimo posto.
E' bene metterli in fila (aggiornati alla 33° giornata), dunque, i numeri per capire come un ciclo vincente si sia trasformato in tirannia assoluta della quale si fatica a vedere la conclusione. Qualcosa di impensabile dieci anni fa e, forse, anche nel giorno dell'addio di Conte quando l'orizzonte era sereno ma faceva discutere anche la possibilità di crescita e rilancio della sfida.
La progressione dei punti raccolti dalla Juventus dall'inizio del ciclo degli scudetti è impressionante, così come i distacchi dalla seconda anche se ci sono state alcune preziose anomalie. Dagli 84 serviti a Conte per superare il Milan di Allegri in volata (stagione 2011-2012, quella delle polemiche per il gol di Muntari con i rossoneri staccati di 4 lunghezze), ai 96 di un anno fa e al campionato attuale con proiezione vicina ai 100.
In mezzo i 102 che costarono a Conte, forse, la possibilità di vincere l'Europa League in casa e una serie in cui la Juventus non è mai scesa sotto 87 punti e dal 2015 sale costantemente oltre quota 90. Stiamo parlando di qualcosa di impensabile solo qualche anno fa, se è vero che l'Inter del Triplete vinse lo scudetto a quota 82 e che i 97 di Mancini nell'anno senza Juventus e Napoli furono ritenuti un'anomalia difficilmente ripetibile.
La classifica aggregata degli ultimi 8 campionati fa impressione: Juventus 724, Napoli 606 (-118 con una gara in meno), Roma 571 (-153), Milan 501 (-223), Lazio 493 (-231), Inter 488 (-236) e Fiorentina 466 (-258). I bianconeri hanno accumulato un campionato e mezzo di vantaggio almeno.
Fa ancora più impressione allargare la visuale all'era post Calciopoli. Qui bisogna considerare che la Juventus (così come ilNapoli) ha proprio disputato un campionato in meno rispetto alle avversarie. E ne ha vissuti almeno due da comprimaria assoluta. Ebbene, malgrado questo anche aggregando i dati dal 2006 al 2019 ne esce una fotografia in cui la Juve è davanti a tutte con distacchi che, in alcuni casi, superano abbondantemente la soglia dei cento punti.
Come se in una gara automobilistica un pilota fosse stato capace di partire dai box con un giro di svantaggio, sdoppiarsi e a sua volta rifilare una o due tornate a tutti prima della linea del traguardo.
Ecco la classifica aggregata campionati dal 2006 a oggi: Juventus 983, Roma 934 (-49), Inter 912 (-71), Milan 860 (-123), Napoli 831 (-152), Fiorentina 771 (-212) e Lazio 769 (-214).