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December 07 2018
L'Inter esce a testa alta dallo Stadium, anzi rimpiange qualche chance di troppo sprecata e il palo colpito da Gagliardini. Ai punti avrebbe anche meritato di strappare un no-contest, ma il calcio funziona diversamente dalla boxe e alla Juventus è bastata una fiammata di Cancelo e Mandzukic per prendersi l'intera posta e festeggiare quota 43 dopo sole 15 giornate di campionato. Un record che si somma ai record precedenti e che fotografa la grandezza di una squadra che, andando avanti con questo passo, è destinata a distruggere il primato dei 102 punti di Conte.
C'è poco di sorprendente nel verdetto di Juventus-Inter che annuncia, però, una futura competizione vera. La Juventus in questo momento è superiore a tutte in Italia e anche quando soffre, come capitato a tratti contro i nerazzurri, ha le risorse per vincere. L'Inter è un avversario solido, uno dei migliori sparring partner che il calcio italiano possa offrire ai bianconeri ma ad oggi manca ancora di qualcosa per poter essere migliore.
Quanto? Guardando al campo si nota che Allegri è avanti per alternative e qualità di parte dei titolari, non tutti. Si potrebbe dire che l'Inter di oggi è la Juventus di cinque anni fa, ma non è detto che l'attesa debba essere così lunga. Spalletti sta plasmando un gruppo che cresce a vista d'occhio, solido e consapevole dei propri mezzi.
Provando a trovare una sintesi, Juventus-Inter vista allo Stadium vale un ottavo di finale di Champions League dove nessuno regala nulla e però alla fine vince la squadra più forte. Si rigiocasse altre dieci volte, questa sfida la conquisterebbe Allegri per almeno otto. Ma è un momento passeggero. Il calcio italiano sta per ritrovare uno dei grandi romanzi della sua storia e non è detto che sia una cattiva notizia per la Juve dei record.