Juventus, tutte le plusvalenze del 2019 (per sistemare il bilancio)

La Juventus ha ceduto il portiere Audero alla Sampdoria per 20 milioni di euro chiudendo così un periodo di grandi incassi sul mercato e di plusvalenze che dovranno aiutare a limitare il passivo di bilancio (previsto dai vertici per quest'annata). Una strategia che ripaga gli investimenti fatti nelle scorse stagioni, quando Marotta e Paratici avevano messo le mani su molti giovani talenti italiani per poterli poi valorizzare sul mercato.

Il conto è presto fatto. Tra Sturaro al Genoa (18 milioni complessivi e 13 circa di plusvalenza), Cerri al Cagliari (9 milioni di cui 8,4 di guadagno netto) e Audero alla Sampdoria, che genera un impatto positivo di 19,9, il tesoretto che Paratici si è garantito in poco più di un mese ammonta a 41,4 milioni di euro.

Non è una novità in casa Juve ma un trand acquisito. Nel solo mese di luglio e agosto 2018 a questa voce erano stati segnati 35,6 milioni con operazioni minori su giocatori spesso mai davvero pare della rosa di Allegri comeCaldaraoMandragora.

Nella passata stagione la Juventus ha chiuso il bilancio con 93,9 milioni di plusvalenze. Tanto, ma non quanto il risultato del 2016-2017 gonfiato dalla cessione di Pogba al Manchester United che ha permesso di toccare la cifra record di 139,4 milioni.

I critici storcono il naso, ma la verità è che tutto il calcio italiano si sta affidando con sempre maggiore continuità al cosiddetto player trading (calciomercato) per provare a sistemare bilanci spesso in disequilibrio. L'andamento delle ultime stagioni segna una costante crescita del peso delle plusvalenze nei ricavi dei club e a usare questa leva sono ormai anche le grandi, chi per problemi di Fair Play Finanziario e chi per avere fondi da reinvestire in altre trattative.


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