Calcio
April 18 2023
E' arrivato il giorno della verità, davanti al Collegio di Garanzia del Coni schierato a Sezioni unite per dire l'ultima parola all'interno dell'ordinamento sportivo sulla vicenda delle plusvalenze. In gioco i 15 punti di penalizzazione che la Corte federale d'Appello ha inflitto lo scorso 27 gennaio alla Juventus, con squalifiche per gli ex dirigenti coinvolti nell'indagine che nasce dagli atti dell'inchiesta Prisma della Procura di Torino sui bilanci del club bianconero dal 2019 al 2021. Mercoledì 19 aprile verrà scritto l'ultimo capitolo sportivo della vicenda, poi ci sarà posto solo per un eventuale ricorso al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato per quantificare eventuali risarcimenti danni.
L'udienza è fissata per le ore 14,30. Le Sezioni Unite sono presiedute dalla presidente del Collegio di Garanzia del Coni, Gabriella Palmeri Sandulli, coadiuvata dai presidenti di tutte le sezioni: Vito Branca, Attilio Zimatore, Massimo Zaccheo e Dante D'Alessio. La Juventus sarà rappresentata dai propri legali e lo stesso accadrà per gli altri protagonisti che hanno subito squalifiche e inibizioni nel processo che ha revocato le assoluzioni della scorsa primavera riaprendo il caso: Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Enrico Vellano. La Figc non si è costituita in giudizio e la controparte della Juventus sarà il procuratore Generale dello Sport, Ugo Taucer.
Le Sezioni Unite del Collegio di Garanzia del Coni hanno ricevuto ormai da tempo le articolate memorie delle parti. Quella della Juventus è un documento di circa 100 pagine nelle quali si evocano 9 punti che secondo i legali bianconeri giustificano la cancellazione del verdetto della Corte federale d'Appello. Va ricordato che il Collegio del Coni non entra nel merito ma è solo un giudice di legittimità, deve cioè stabilire se l'iter processuale e le motivazioni a supporto della sentenza non presentino vizi di forma tali da invalidarli.
Solitamente l'udienza dura qualche ora e il pronunciamento arriva già nella giornata, ma vista la complessità e l'attenzione mediatica sul caso Juventus non è da escludere che si possa scivolare nella giornata successiva almeno per la redazione del dispositivo.
Secondo la Procura della Figc il verdetto della Corte è inattaccabile e fotografa in maniera esauriente la gravita e vastità delle accuse mosse alla Juventus. I legali del club, invece, hanno focalizzato la loro memoria difensiva su diversi livelli e punti. Contestano la legittimità della riapertura con revoca di assoluzione del processo in assenza di fatti nuovi, l'introduzione di capi d'accusa (il famigerato articolo 4 sulla "slealtà sportiva") e circostanze (lo scambio Arthur-Pjanic) non presenti nel dispositivo di deferimento, la compressione del diritto di difesa, l'assenza di principi del giusto processo, la mancata esibizione in corso di procedimento delle carte Covisoc ottenute con ricorso al Tar del Lazio e, per ultimo ma non meno importante, l'assenza di un percorso logico trasparente che abbia motivato come la Corte è arrivata a quantificare in 15 i punti di penalizzazione da infliggere alla squadra di Allegri.
Essendo un giudice di legittimità e non di merito, il Collegio di Garanzia del Coni non potrà entrare nel merito della valutazione delle prove ma ha davanti a sé solo tre strade. La prima è la conferma integrale della sentenza e delle motivazioni della Corte federale d'Appello, respingendo in toto il reclamo delle difese. In senso opposto, ci può essere l'annullamento senza rinvio della sentenza che porterebbe all'immediata restituzione dei 15 punti di penalizzazione alla Juventus e alla definitiva caduta nell'oblio di tutta la parte che riguarda le plusvalenze.
C'è poi la terza via, quella di mezzo, che è il rinvio alla Corte (diversamente formata) perché la sentenza e le motivazioni vengano tutte o in parte riformulate. Significa quasi certamente uno 'sconto' sui 15 punti, magari perché venute meno agli occhi del Collegio alcune delle ragioni dell'accusa, oppure anche semplicemente la necessità di riscrivere le motivazioni in maniera più argomentata e logica. In ogni caso, questa soluzione necessiterebbe ancora di qualche settimana per arrivare a una conclusione dell'iter della giustizia sportiva sul caos plusvalenze.
E dopo? Il verdetto del Collegio di Garanzia del Coni è solo un tassello di tutta la partita giudiziaria che riguarda la Juventus e i suoi (ex) dirigenti. La Procura della Figc ha già chiuso le indagini sugli altri filoni (manovre stipendi, partnership sospette e rapporti con alcuni procuratori) accorpandoli tutti in un solo procedimento su cui la Juve deve decidere tra l'ipotesi di patteggiamento e il processo in caso di deferimento.
E' opinione diffusa che una conferma del -15 spingerebbe verso la soluzione del patteggiamento per chiudere tutto entro la fine della stagione senza ricadute sulla prossima mentre, al contrario, una cancellazione della penalizzazione irrigidirebbe la posizione della Procura federale.