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June 08 2017
Pyongyang festeggia il decimo esperimento dall'inizio dell'anno e lancia una raffica di missili da crociera terra aria al largo della costa orientale, nella zona di Wonsan. Lo confermano gli stati maggiori riuniti della Corea del Sud.
Nessun segnale di cedimento quindi da parte della Corea del Nord. Lo Stato di Kim prosegue con i suoi test missilistici che servono a perfezionare le capacità militari del paese, nonostante le ripetute condanne della comunità internazionale, le nuove sanzioni e la recente messa in stand-by del sistema di difesa anti-missile americano Thaad dispiegato in Corea del Sud.
Kim Jong-uncon il quarto lancio in poco più di un mese, l'ultimo è del 29 maggio, ha risposto infatti direttamente agli Stati Uniti e ai suoi armamenti (3 portaerei, 3 incrociatori, 12 cacciatorpediniere) con il lancio di missili da crociera, o terra-aria, che viaggiano a una quota più bassa, ovvero a un raggio di 200 chilometri prima di precipitare in mare.
Nonostante il ministro degli esteri giapponese Fumio Kishida abbia precisato che il nuovo lancio non ha avuto alcuna conseguenza per la sicurezza nazionale e che i missili non hanno raggiunto la sua zona economica esclusiva, Tokyo ha ribadito tuttavia che "rimarrà in stato di elevata allerta, raccogliendo informazioni e analisi sul lancio e coordinandosi con i paesi interessati come gli Stati Uniti e la Corea del Sud".
Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha convocato una riunione d'urgenza del Consiglio nazionale della Sicurezza per discutere eventuali misure nei confronti della Corea del Nord dopo il nuovo lancio da parte di Pyongyang di una serie di missili balistici sul versante orientale della penisola.