Videogiochi
January 10 2014
Dai videogiochi, la software house Valve sta per passare al mondo dei pc, dopo aver dato vita a una delle piattaforme di distribuzione digitale tra le più famose al mondo, Steam. Proprio in questi giorni, al CES di Las Vegas, ha mostrato al mondo le sue Steam Machine e punta a cominciarne la distribuzione nel corso dell'anno.
Per chi si fosse perso le puntate precedenti , le Steam Machine sono personal computer assemblati da 13 importanti partner del settore come Gigabyte e Zotac. Sono creati seguendo le linee guida dettate da Valve e sono caratterizzati da due tratti distintivi.
Il primo è la presenza di Steam OS, un sistema operativo gratuito basato su Linux e incentrato sul negozio virtuale sviluppato in casa. Il secondo è la presenza dello Steam Controller, un tipo di joypad rivoluzionario (quantomeno sulla carta) studiato per rendere semplice controllare giochi che normalmente richiederebbero l'utilizzo del mouse.
Per il resto, ogni produttore ha a listino modelli tutti diversi per estetica, specifiche hardware e prezzo: si parte dai 499 dollari necessari a portarsi a casa l'entry level proposto da iBuyPower ai 6000 del top di gamma di Falcon Northwest.
Lo scopo di Valve è prendere d'assalto il salotto di casa. Le Machine sono sì personal computer, ma sono pensate per essere autosufficienti in modo simile alle classiche console. La piattaforma digitale Steam conta già una base di installato di 65 milioni di persone, molte delle quali secondo Valve non amano l'idea di abbandonare Steam e il suo ecosistema ogni volta che vogliono spostarsi in salotto per giocare.
L'attenzione della compagnia quindi non è incentrata sull'accalappiare nuovi utenti in competizione con PS4 e Xbox One, quanto piuttosto sulla conquista e il mantenimento di quelli già affezionati, che orbitano attorno al mondo Steam.
Del resto anche la filosofia alla base dei due approcci è molto differente: Sony e Microsoft giocano la loro partita su una singola macchina da gioco per ciascuna generazione, mentre Valve mira a costruire un'armata di macchine costantemente aggiornabili o sostituibili, puntando sulla forza della piattaforma condivisa.