Dal Mondo
November 03 2024
Sabato la guida suprema dell'Iran Ali Khamenei ha minacciato Israele e gli Stati Uniti di «una risposta schiacciante» come ritorsione per gli attacchi contro l'Iran e i suoi alleati. È evidente che ulteriori attacchi da entrambe le parti potrebbero travolgere il Medio Oriente, già scosso dalla guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e dall'operazione terrestre di Israele in Libano, in un conflitto regionale molto più ampio, poco prima delle elezioni presidenziali americane di martedì prossimo. Khamenei si è espresso mentre le autorità iraniane intensificano le minacce di un ulteriore attacco contro Israele. Questo clima di tensione segue l'incursione israeliana del 26 ottobre contro la Repubblica islamica che ha colpito diverse basi e strutture militari, causando, secondo fonti iraniane, almeno cinque soldati morti. La risposta di Israele è arrivata alcune settimane dopo l'attacco iraniano del 1° ottobre, quando 200 missili balistici sono stati lanciati contro lo Stato ebraico costringendo gran parte della popolazione a trovare riparo in bunker e stanze sicure. L'offensiva ha causato danni limitati a basi militari e alcune zone residenziali, oltre alla morte di un palestinese in Cisgiordania. «I nemici, che si tratti del regime sionista o degli Stati Uniti d'America, riceveranno sicuramente una risposta schiacciante per quello che stanno facendo all'Iran, alla nazione iraniana e al fronte della resistenza», ha detto Khamenei in un video diffuso dai media statali iraniani. Il leader supremo non ha fornito dettagli sui tempi dell'attacco minacciato, né sulla sua portata. A proposito delle minacce agli Stati Uniti, Washington sta rafforzando le loro forze di deterrenza in Medio Oriente, mentre l'Iran continua a minacciare Israele. Sabato gli Usa hanno annunciato l'intenzione di schierare nella regione bombardieri B-52, aerei da combattimento, aerei da rifornimento e cacciatorpediniere della Marina, e la portaerei USS Abraham Lincoln si trova già nel Mar Arabico. In tal senso, il portavoce del Pentagono, il Generale dell'Aeronautica, Patrick Ryder, ha dichiarato: «Se l'Iran, i suoi partner o i loro delegati dovessero usare questo momento per colpire il personale o gli interessi americani nella regione, gli Stati Uniti adotteranno tutte le misure necessarie per difendere il nostro popolo». Mentre scriviamo, il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ha annunciato che i bombardieri strategici B-52 Stratofortress del 5th Bomb Wing della base aerea di Minot sono già arrivati in Medio Oriente.
Vanificati gli sforzi della propaganda iraniana mentre l’economia crolla
Fino a oggi l’85enne Khamenei aveva adottato un approccio più cauto in precedenti dichiarazioni, affermando che i funzionari avrebbero valutato la risposta dell'Iran e che l'attacco di Israele «non avrebbe dovuto essere esagerato né minimizzato».L'economia è in crisi profonda sotto il peso delle dure sanzioni internazionali e il Paese è segnato da anni di proteste diffuse. Poco prima delle roboanti dichiarazioni di Khamenei, il generale Mohammad Ali Naini, portavoce della Guardia Rivoluzionaria paramilitare iraniana che controlla i missili balistici necessari per colpire Israele, ha rilasciato un'intervista pubblicata dall'agenzia di stampa Fars dove ha avvertito che «la risposta dell'Iran sarà saggia, potente e al di là della comprensione del nemico». L'Iran ha attaccato Israele direttamente con missili e droni per la prima volta ad aprile, ma oggi si trova ad affrontare significative difficoltà interne. Dopo il discorso dell'ayatollah Khamenei il valore del rial iraniano è sceso a 691.500 per dollaro, sfiorando il minimo storico. Gli sforzi della propaganda iraniana che ha lavorato per minimizzare l'attacco sono stati vanificati quando una serie di immagini satellitari, analizzate dall'Associated Press, hanno rivelato danni significativi alle basi militari vicino a Teheran, collegate al programma di missili balistici del paese, oltre a una base delle Guardie Rivoluzionarie utilizzata per i lanci satellitari. Tuttavia, la capacità dell'Iran di dare seguito alle sue minacce contro Israele potrebbe essere stata notevolmente compromessa, con funzionari statunitensi e israeliani che hanno rivelato al Wall Street Journal che gli attacchi israeliani hanno inflitto gravi danni alle difese aeree e ai siti di produzione di missili di Teheran. Anche i proxy dell'Iran, noti a Teheran come Asse della Resistenza", hanno subito pesanti perdite a causa dei continui attacchi israeliani, in particolare Hezbollah (ridotto ai minimi termini nella sua catena di comando in Libano), e Hamas nella Striscia di Gaza che ha perso l’80% della sua forza militare e che ha visto morire in guerra tutti i suoi leader militari -Mohammad Deif prima e Yaha Sinwar poi- senza dimenticare che Hamas ha perso anche il proprio leader “politico” Ismail Haniyeh morto a Teheran il 31 luglio 2024. A proposito dei jihadisti palestinesi, è di sabato la notizia che Hamas ha arrestato due persone sospettate di essere coinvolte nella rivelazione dell'ubicazione di Mohammad Deif al momento dell'eliminazione da parte di Israele lo scorso 13 luglio a Khan Younis. Asharq Al-Awsat riferisce che i due detenuti sono definiti "corrieri". Il primo "corriere" è un residente di Rafah che trasportava messaggi scritti tra i vertici dell'ala militare di Hamas. Secondo i sospetti sollevati dall'organizzazione terroristica, l'individuo avrebbe collaborato con Israele e avrebbe fornito loro l'ubicazione di Mohammad Deif e del comandante della brigata Khan Yunis Rafa'a Salameh, a sua volta eliminato. Insieme a lui, è stato arrestato un altro "corriere" di Khan Yunis, che era direttamente responsabile della trasmissione di messaggi a Salama e ne conosceva la posizione. Infine a proposito di Hezbollah che solo nella giornata di ieri ha lanciato oltre 100 missili contro Israele, sabato un'unità militare israeliana ha effettuato un'incursione spettacolare in un'area nei pressi della città costiera libanese di Batroun (a circa 140 chilometri dal confine israeliano), dove ha catturato un alto funzionario di Hezbollah identificato in Imad Amhaz, un ufficiale della Marina libanese.
La cattura di Imad Amhaz
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