Dopo il successo ottenuto in Cina ed Inghilterra la sua città, Roma, da venerdì 23 novembre accoglie nuovamente la straordinaria mostra di Gaetano Castelli. Abbinare il nome dello scenografo acclamato e famoso in tutto il mondo all’aggettivo “pittore” poteva sembrare inusuale fino a qualche tempo fa, ma ad oggi la sua “vita parallela” da pittore è oramai conosciuta da molti, e ha portato a Castelli un gratificante successo di critica e di pubblico. Ecco dunque una nuova e stupefacente mostra, in cui Castelli declina in nuove tele e nuovi soggetti i temi a lui cari. Ventiquattro opere olio su tela realizzate con la tecnica settecentesca delle velature, caratteristica che rende unici e affascinanti i dipinti di Gaetano Castelli, veri capolavori di luce e di colore che hanno meravigliato e profondamente emozionato i numerosi ospiti accorsi al vernissage tra cui diversi volti noti e cari all’autore quali: Pippo Baudo, Pier Francesco Pingitore, Enrico Montesano, Alona Gorodetskaya e Paolo Bonolis. Nello spazio della Galleria Paolo Antonacci dalla cui vetrina era possibile ammirare le immagini delle numerose scenografie firmate Castelli, un raffinato cocktail a base di bollicine e finger food accompagnava i presenti in questo viaggio nell’arte e nella bellezza. Il titolo “La Magia del Costume” racconta in effetti i contenuti della mostra, e rappresenta una continuità con le precedenti esposizioni. I suoi dipinti parlano di costume, che l’artista definisce come parte integrante dello spettacolo. “Con i miei dipinti desidero rendere omaggio al mondo degli artigiani, il cui lavoro silenzioso, dietro le quinte, rende possibile la magia dello spettacolo. In questa mostra c’è un’opera cui sono particolarmente affezionato. È un omaggio a Danilo Donati, e ritrae il costume indossato da Richard Burton ne “La Bisbetica Domata” di Franco Zeffirelli. Il costume fa parte dell’archivio della Sartoria Farani che lo ha realizzato. Queste realtà artigiane, certosine e silenziose, sono parte del mio mondo, il mondo che ritraggo nei miei dipinti”. La mostra è un piacere per gli occhi, un trionfo di colore e di luce che fa bene all’anima ed esalta il bello, con citazioni che riportano alla moda, alle scenografie disegnate da Castelli stesso, alle decorazioni Lalique, ai temi cari a Botticelli, De Chirico, Van Gogh.